2016-12-28

Recensione Natalizia: "Let it snow" di J.Green, M.Johnson, L.Myracle

"LET IT SNOW - INNAMORARSI SOTTO LA NEVE"
di
JOHN GREEN, MAUREEN JOHNSON e LAUREN MYRACLE
 
Ciao miei adorati readers e bentornati nel mio blog!
Le festività natalizie sono ormai purtroppo terminate, lasciando dietro sé avanzi di cibo sufficienti a sfamare l'intero globo, montagne di regali (di cui solo una minima parte ci sarà piaciuta davvero), scorte infinite di pandori e panettoni, addobbi e alberi natalizi che scintillano ancora con tutte le loro lucine e naturalmente...letture natalizie arretrate!
Spero che abbiate trascorso nel migliore dei modi questo Natale 2016, il mio è stato pieno di cibo, felicità, gioia, risate, urla, litigi familiari, regali, canzoncine e letture natalizie e serate cinefile a tema natalizio...non potevo chiedere di meglio!
Oggi sono qui per parlarvi della mia ultima lettura, un romanzo rosa carinissimo, che narra di tre novelle natalizie tutte accomunate dal Natale, dalla graziosa cittadina innevata di Gracetown, da una tempesta di neve e dall'amore adolescenziale: "Let it snow", di John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle.
 
 
LA COPERTINA
 
 
 
La copertina è, a dir poco, deliziosa!
Il titolo rappresenta a pieno ciò che si cela all'interno del libro: tre storie d'amore che avranno modo di nascere (esattamente come tre alberi di Natale che pongono le loro radici in  un bosco innevato), grazie ad una bufera di neve, alla magia del Natale e a dei veri e propri miracoli chiamati rispettivamente incidenti, feste e maiali nani.
L'immagine di copertina rende l'idea di ciò che è il libro e del grossissimo lavoro che vi è dietro: l'unione di tre scrittori e tre stili letterari totalmente diversi, che sono riusciti a creare tre storie d'amore originali e intrise di Natale, che insieme s'intrecciano, formando un'unica novella dal titolo "Let it snow", appunto.
 
 
LA TRAMA
 
E' la Vigilia di Natale a Gracetown.
Scende la neve, i regali sono già sotto l'albero e le luci brillano per le strade.
Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte.
Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l'amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di...maiali!
Grazie a John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle, affermati autori Young Adult, la magia delle vacanze splende su questi tre racconti d'amore, che s'intrecciano tra loro mettendo in scena baci appassionati e avventure esilaranti.
 
 
LA RECENSIONE
 
Questo libro è consigliato ai lettori che hanno un debole per le storie d'amore nate grazie all'aiuto dell'atmosfera natalizia, di una bufera di neve e di un'innumerevole serie di imprevisti.
Questo libro è consigliato a chi ama il Natale e tutto ciò che esso porta nelle vite di ciascuna persona.
Questo libro è consigliato a chi è desideroso di leggere un volume nato dall'unione di tre novelle d'amore natalizie scritte dalle penne di tre scrittori straordinari.
 
"Let it snow" è ambientato a Gracetown (USA), la notte della Vigilia di Natale e i giorni seguenti ad essa.
I protagonisti di questo libro sono numerosi, i principali:
Jubilee, detta Julie, è una ragazza di 16 anni, figlia di un uomo ed una donna alquanto strambi e appassionati del Villaggio di Natale di Flobie, una sorta di mini-villaggio natalizio originato dall'unione dei vari pezzi da collezione in ceramica firmati Flobie. Come ogni Vigilia di Natale i genitori di Julie si trovano in fila per acquistare l'ennesimo pezzo del loro villaggio di Natale, quando vengono coinvolti in una rissa per i posti della fila e finiscono in prigione.
Il loro vicino di casa Sam, nonché affermato avvocato, non potendo fare niente per tirarli fuori da una cella di contea, porta Julie alla stazione, dove la protagonista prende un treno con destinazione Florida, dove abitano i nonni.
In realtà quel treno la porterà a Gracetown e ad innamorarsi di Stuart.
Stuart è un ragazzo di 17 anni, figlio di una donna appassionata del Villaggio di Natale di Flobie. Come ogni Vigilia sta rincasando dal lavoro, quando si ferma alla Waffle House della cittadina a causa dell'intensità della neve che non gli permette di vedere le sue stesse gambe avanzare. Varcando quella soglia verrà investito dal profumo dei waffle e dallo strano ed intenso fremito che suscita l'amore.
 
Tobin è un ragazzo di 17 anni, figlio di un uomo ed una donna troppo indaffarati dal lavoro per prendere in tempo l'aereo, l'ultimo che lascerà New York prima della tempesta di neve più intensa degli ultimi cinquant'anni. Casa libera = amici e serata tranquilla.
Una telefonata da parte del cameriere della Waffle House di Gracetown e la serata tranquilla si trasforma in un piccolo party alla tavola calda della cittadina, in compagnia di un esercito di cheerleaders, rimaste bloccate a Gracetown a causa della bufera di neve e bisognose di un posto caldo e accogliente per pernottare e provare le loro acrobazie in vista del campionato nazionale e il destino ha voluto che quel luogo di cui necessitano fosse proprio il locale dove lavora uno degli amici di Tobin, JP e Il Duca.
I tre amici si armano di coraggio e speranza e montano su Carla, il SUV bianco dei genitori di Tobin, diretti alla Waffle House. Quel pericoloso viaggio in macchina porterà Tobin ad accorgersi del Duca.
Il Duca, soprannome di Angie, è una ragazza di 17 anni, amica di Tobin da sempre, che accompagnandolo in macchina per raggiungere il cheertastico miracolo di Natale, troverà finalmente le risposte che cercava riguardanti l'amore.
 
Adeline, detta Addie, è una ragazza di 16 anni, reduce da una rottura con Jeb, il suo storico ragazzo. Ad una festa, reduce dall'ennesimo litigio con Jeb, bacia Charlie, un ragazzo tutto apparenza e niente essenza. Quel bacio segna il capolinea della relazione fra la protagonista e il suo ragazzo.
Addie cambia look e cerca di cambiare anche quello che non va in lei, partendo dal fatto che faccia di ogni singola cosa che accade una questione personale.
La mattina di Natale, tra le ordinazioni natalizie dei clienti di Starbucks, una vecchietta amabile, un maialino nano di nome Gabriel e la comparsa di Jubilee e Stuart, Tobin e Angie, Addie vedrà realizzarsi il suo più grande desiderio: l'amore.
Un campanello suona ogni volta che un angelo mette le ali, si dice, da Starbucks ogni volta che entra un cliente, invece, ma non un cliente qualunque...
 
Prima novella: Jubilee e Stuart, "JUBILEE EXPRESS" di MAUREEN JOHNSON;
Seconda novella: Tobin ed Angie, "UN CHEERTASTICO MIRACOLO DI NATALE" di JOHN GREEN;
Terza ed ultima novella: Addie e Jeb, "IL SANTO PATRONO DEI MAIALI" di LAUREN MYRACLE.
 
Il finale sarà stupendo: tutti i personaggi delle novelle si incontreranno per caso all'interno dello Starbucks locale e avranno modo di constatare di essere stati tutti miracolati dalla magia del Natale.
 
 
LA MIA OPINIONE
 
Edizione cartacea: 373 pagine, €16.90
Edizione digitale: 373 pagine, €7.99
Il libro è strutturato in tre novelle, narrate rispettivamente in prima persona da 1)Jubilee, 2)Tobin e 3)Addie, anche se attraverso le loro voci emergeranno anche quelle di tutti gli altri personaggi presenti nell'intera vicenda.
I capitoli sono brevi e la lettura risulta scorrevole, piacevole, divertente, commovente e romantica.
La scrittura varia ad ogni novella, in quanto queste sono state scritte da tre penne differenti, ma insieme legano e risultano essere un tutt'uno, durante la lettura ci si dimentica totalmente che questo libro è stato scritto da ben tre persone, anziché da una sola.
 
Acquistai questo libro molto tempo fa, ma per chissà quale ragione non l'avevo mai preso in mano prima di questo Natale.
Ho letto alcuni libri di John Green e di Lauren Myracle e sono una fan di Green, per cui sapevo con sicurezza che i loro due racconti mi sarebbero piaciuti, invece non avevo mai sentito parlare di Maureen Johnson, questa è stata la mia prima esperienza con la scrittrice e indovinate un po' qual è la mia novella preferita in assoluto? Quella di Maureen Johnson!
"Let it snow" non è un semplice libro, ma è il libro.
Green, Johnson e Myracle hanno avuto la capacità di unire insieme le loro emozioni, i loro personaggi e loro stessi, dando forma ad un libro bellissimo, particolare e che trabocca amore, dolcezza, amicizia, avventura, vita e Natale.
 
Questo libro affronta una tematica importante nella vita di ciascuno di noi: l'amore.
I personaggi sono di spessore, da ognuno di loro emerge un pezzettino di significato che, unito agli altri pezzettini, dà luogo ad un puzzle di emozioni vive e pure.
I fatti narrati lo sono splendidamente, con la giusta dose di stranezza, surrealismo, magia, amore e dolcezza.
Le storie d'amore di cui si legge in questo libro sono forti, emozionanti, dolci e uniche, come l'amore adolescenziale sa essere; quell'amore capace di andare oltre ogni difficoltà: nella prima relazione, i due protagonisti decidono di lottare insieme per vincere contro il peggior nemico che possa esistere per l'amore, ovvero la distanza e trionferanno su di essa, nella seconda, invece, i due protagonisti decidono di lottare contro la paura di rovinare un'amicizia forte, siccome i due sono sempre stati amici per la pelle, e, infine, nella terza, i due protagonisti decidono di lottare contro tutti e tutto, contro un tradimento  e la fiducia stessa che hanno l'uno nell'altra.
 
I tre scrittori insegnano che quando si ama, si ama e basta, nonostante tutto e tutti e senza limiti.
Insegnano anche che l'amore arriva quando meno ce lo si aspetta e che non si sceglie come, quando, perché, quanto e di chi innamorarsi, ma ci si innamora e basta.
 
In questo libro ho trovato il vero significato di amore, amicizia, adolescenza, Natale e vita.
Credo che ogni lettore appassionato di romanzi rosa e fusion tra vari autori affermati debba leggere questo libro, perché dopo averlo fatto si ha una nuova consapevolezza e si pensa alla vita in un modo più completo e meno complicato, ci si approccia alle relazioni con più serenità, pensando a come questi personaggi sono riusciti a trovare in una sola notte tutto ciò che cercavano da una vita.
Perché la felicità non la si trova, la felicità la si ha, solo che per paura di perderla ognuno di noi l'ha riposta in un luogo sicuro e si è dimenticato dove l'ha nascosta.
Perché dobbiamo cercare la felicità dentro noi stessi anziché negli altri o in delle cose materiali e inutili.
Perché dobbiamo amarci, è amandosi che ci si aiuta veramente.
Perché dobbiamo lasciarci andare.
Perché è più pericoloso nascere che morire, perché è peggio nascere e non vivere.
 
Ho aperto questo blog per condividere la mia più grande passione: la lettura.
Le persone che leggono le mie recensioni sono in costante aumento e mi farebbe piacere interagire con voi, perciò vi lascio qui delle domande riguardanti il libro, chi l'ha letto è invitato a rispondere nei commenti qui sotto, sarò felicissima di sostenere uno scambio di opinioni librose!
1. Qual è la vostra novella preferita e perché?
2. In quale dei personaggi incontrati durante la narrazione ti sei ritrovato e perché?
3. Se sei una donna, in quale dei personaggi femminili vorresti immedesimarti?
4. Se sei un uomo, in quale dei personaggi maschili vorresti immedesimarti?
5. Quale storia d'amore, fra quelle nate all'interno del libro, vorresti vivere?
6. Come hai trovato il finale?
 
 
GUIDIZIO
 
 
 
 
CASA EDITRICE ED AUTORI
Rizzoli Libri
Lauren Myracle
Maureen Johnson
 
La recensione è giunta al termine, non dimenticate di mettere un G+1 e di condividerla dovunque e con chiunque vogliate e di seguire il mio blog (nell'apposita barra a destra trovate vari modi di iscrizione per diventare miei lettori fissi).
Se avete già letto questo libro e volete scambiarne quattro chiacchiere o desiderate leggerlo e volete averne maggiori informazioni o volete semplicemente farmi sapere che la mia recensione è stata utile per convincervi ad acquistarlo, vi invito a scrivermi nei commenti qui sotto, sarò felicissima di rispondervi!
 
Alla prossima recensione! :)
 
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2016-12-07

INTERVISTA A...CASSANDRA ROCCA!

INTERVISTA A...CASSANDRA ROCCA!
 
 
Ciao miei adorati readers e bentornati nel mio blog!
E' arrivato Dicembre e con esso l'atmosfera natalizia!
Da books blogger che adora il Natale, quale sono, non potevo non fare un piccolo regalo ai miei lettori e perciò eccomi qui con un'intervista esclusiva, che vede come protagonista la mia scrittrice preferita in assoluto, nonché autrice di vari romanzi rosa, tra cui "Tutta colpa di New York", novella natalizia (recensione qui).
Sto parlando di...Cassandra Rocca!
 
Ciao Cassandra!
Grazie mille per aver accettato di essere intervistata per il mio blog!
Desideravo tantissimo fare un piccolo regalo natalizio ai miei lettori e ho subito pensato alla scrittrice del mio libro preferito, nonché a tema natalizio: "Tutta colpa di New York".
 
1. Quando, come e perché è nata la tua passione per la scrittura?
E' nata con me, da che ho memoria ho sempre scritto proprio per il gusto di farlo.
E' diventata una necessità verso i 10 anni, a seguito di un'importante perdita. Era un modo per evadere e creare mondi sempre nuovi, dove tutto fosse perfetto.
Mentre le storie d'amore sono arrivate in adolescenza e ho capito allora che era il genere a me più congeniale.
2. A chi o a che cosa ti sei ispirata o ti ispiri solitamente per la creazione dei tuoi personaggi e per la stesura dei tuoi libri?
Non ho persone che mi ispirano, in realtà nasce tutto dalla mia esigenza di esorcizzare, scrivendo, quelli che sono i miei problemi.
Attraverso i personaggi che creo, ho modo di guardarmi dentro, capirmi e aiutarmi.
E' catartico!
3. Com'è stato vedere, anni fa, il tuo primo libro in libreria?
Scioccante! In realtà per buona parte del tempo non ci ho creduto davvero, mi sembrava di vivere quasi distaccata da me stessa, come se tutto stesse succedendo a un'altra persona.
4. Fra tutti i tuoi libri, qual è quello che occupa uno spazio speciale nel tuo cuore?
Naturalmente tutti, ma forse "Tutta colpa di New York" è un filo avanti agli altri, ma solo perché è stato il primo, quello che ha realizzato il sogno di una vita.
5. Qual è fra tutti i personaggi maschili da te creati il tuo preferito? Perché?
Se dovessi sposarne uno, forse, con molto sforzo, opterei per Zack, perché è il più determinato e concreto, doti che gli servirebbero per starmi accanto.
Ma non nego di avere un debole per Eric, perché mi somiglia tremendamente.
6. Qual è fra tutti i personaggi femminili da te creati il tuo preferito? Perché?
Sono tutte parti di me stessa, ma scelgo Clover perché è ciò che vorrei arrivare ad essere: ottimista, nonostante tutto.
7. Cosa ti ha dato la forza di decidere di realizzare il tuo sogno di essere letta attraverso i tuoi libri?
Sognavo di farlo da quando avevo 14 anni, ma ci ho provato davvero quando, 4 anni fa, ho inviato un mio lavoro ad alcune case editrici e non ho ottenuto risposte.
A quel punto mi sono intestardita: a quegli editori forse non piacevo (o forse nemmeno mi avevano letta), ma i lettori che ne avrebbero pensato?
Così ho scritto "Tutta colpa di New York" e l'ho autopubblicato, come un esperimento. E dopo un mese sono state le case editrici a cercarmi.
8. C'è qualcosa che vorresti dire a chi ha un sogno nel cassetto, ma ha il timore di cercare di realizzarlo?
Quando un sogno è "quello giusto" non ci sono ostacoli che tengano, prima o poi la paura passa. Basta perseverare.
Trovo anche che sia giusto non bruciare le tappe e non aver voglia di arrivare subito, ma fare i passi giusti quando ci si sente realmente pronti a viverlo appieno.
9. Sei soddisfatta dei risultati ottenuti? C'è qualcosa che ancora non sei riuscita e che speri di ottenere?
Non immaginavo di arrivare a tanto, perciò sono ovviamente soddisfatta.
L'unica cosa che ancora mi manca è vedere la trasposizione cinematografica di almeno uno dei miei romanzi. Sarebbe meraviglioso!
10. I tuoi prossimi progetti letterari per il futuro?
Continuare a scrivere e a fare questo mestiere, per il momento sono gli unici obbiettivi che ho.
11. Se dovessi descriverti in soli tre aggettivi, quali sceglieresti?
Creativa, pignola e umorale.
12. Il tuo motto?
"Chi la dura, la vince!".
13. La tua gattina si chiama Zoe, il nome riporta subito alla mente la simpatica e femminile protagonista del tuo secondo libro "Una notte d'amore a New York". La scelta del nome è puramente casuale o la frizzante protagonista del tuo libro ha influito nella scelta?
Volevo dare alla cucciola un nome che fosse speciale per me, quindi mi è venuto naturale scegliere quello di una delle mie protagoniste.
Allo stesso tempo doveva avere un bel significato e adattarsi al suo carattere.
Zoe era perfetto: significa Vita, e la mia gatta somiglia molto alla protagonista di "Una notte d'amore a New York": è bellissima, ne è consapevole e mi ha totalmente in suo potere, ma sa anche essere dolce, quando trova davanti a sé qualcuno di cui sente di potersi fidare.
 
Grazie mille Cassandra, ogni tua parola ha la capacità di farmi entrare nel vortice di emozioni positive che provo solamente quando leggo qualcosa di tuo, personalmente leggerei anche la tua lista della spesa, ahah!
Hai fatto un fantastico regalo a me e ai miei lettori, perciò mille grazie!
E tantissimi auguri di un buon Natale e anno nuovo!
 
SCRITTRICE
 
I SUOI LIBRI
 

 
 
Il mio piccolo regalo natalizio per voi è giunto al termine, spero vi sia piaciuto, non dimenticate di mettere un G+1 e di condividerlo dovunque e con chiunque vogliate e di seguire il mio blog (nella apposita barra a destra trovate vari modi per iscrivervi come lettori fissi).
 
Al prossimo post! :)
 
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2016-11-29

Recensione: "CHI STA MALE NON LO DICE" di ANTONIO DIKELE DISTEFANO

"CHI STA MALE NON LO DICE"
di ANTONIO DIKELE DISTEFANO
 
 
Ciao miei adorati readers e bentornati nel mio blog!
Oggi vi parlo della mia ultima lettura, un romanzo rosa, che narra di una storia d'amore romantica e malinconica raccontata con gli occhi di due protagonisti di spessore, "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano.
 
LA COPERTINA
 
 
La copertina è meravigliosa.
Il titolo riassume l'intera vicenda e rappresenta una delle prime frasi che si incontrano a inizio libro: "Non limitatevi a chiedere 'come stai?' a chi amate sul serio, perché chi sta male non lo dice.".
L'immagine di copertina rappresenta una delle scene più belle dell'intera vicenda, quando i protagonisti, Ifem e Yannick, si recano al mare e il ragazzo, come è solito fare, si lascia trasportare dalle onde del male, dimostrando di riuscire a stare a galla nonostante il suo malessere e i problemi che costituiscono la sua stessa esistenza.
 
LA TRAMA
 
"Spesso mi sono sentita dire 'come sei timida'. Mi arrabbiavo e ci rimanevo male, perché vedevo come un insulto il fatto che altri sottolineassero il mio essere insicura.
Molte volte mi sono sentita dire dalle mie colleghe e da mio padre 'devi intervenire di più, devi parlare, devi sorridere'.
Mi convincevo che loro riuscivano a parlare con più facilità con le persone perché avevano qualcosa in più di me, ma mi sbagliavo.
La timidezza è una forma di protezione verso noi stessi."
"Chi sta male non lo dice" è il terzo romanzo di Antonio Dikele Distefano.
Una storia romantica e malinconica raccontata con gli occhi dei due protagonisti Ifem e Yannick.
 
LA RECENSIONE
 
Questo libro è consigliato a qualunque lettore, che si tratti di un lettore dal cuore e dall'animo romantico o di un lettore dal cuore più duro e circondato da mura; a chiunque stia vivendo un periodo di criticità, di malessere, di difficoltà e vuole sentirsi capito, ascoltato e aiutato attraverso delle parole messe su carta; a chiunque sia desideroso di leggere ed immedesimarsi in una storia d'amore romantica e malinconica, in delle vite difficili, problematiche e grigie e in una realtà cruda e tagliente, che caratterizza l'Italia (la location del libro) come moltissimi altri Paesi.
 
"Chi sta male non lo dice" è ambientato in Italia, in quartieri e piazze che incatenano la gioventù che li popola, costringendola quasi sempre a condurre delle esistenze grigie, difficili e problematiche e a sgretolarsi assieme ai palazzi e alle panchine dei luoghi descritti; i protagonisti di questa vicenda sono Ifem e Yannick.
Ifem è una ragazza originaria del Congo, con un passato difficile alle spalle e un presente e un futuro altrettanto complessi.
Lei e la sua famiglia sono scappati da Brazzaville, cercando rifugio in Italia, riponendo in questo Paese sogni, speranze e aspettative che dopo ormai molti anni sono caduti in frantumi, e con queste anche la madre di Ifem non esiste più, è deceduta a seguito di un incidente stradale.
Il passato della protagonista è oscuro, come oscuro il colore della sua pelle, particolare che ancora ai giorni nostri rappresenta un grave e complesso problema di integrazione, ma Ifem non ha mai creduto in un'integrità, lei è diversa e lo sa, ed è fiera di esserlo.
Yannick è un ragazzo originario dell'Africa, con una vita che gli sta sfuggendo sempre più di mano: la scuola gli ha fatto perdere tempo e gli ha fatto incontrare amici falsi, la droga, invece, gli sta facendo perdere la sua vera essenza e le amicizie vere.
Il protagonista prende parte ad ogni manifestazione che ha come oggetto di dibattito l'integrazione di quelle persone che fuggono dal loro paese, recandosi in Italia, e riponendo in essa mille speranze che una volta giunti lì, inevitabilmente cessano di esistere.
Yannick sostiene, giustamente, che non ha avuto la possibilità di scegliere il colore della sua pelle, che non gli è stato insegnato ad essere nero, ma che è stato insegnato agli altri a chiamarlo nero e a trattarlo senza alcun rispetto e che basterebbe un'evoluzione della coscienza e dell'umanità di ogni persona per convivere pacificamente, donando un po' di colore a delle esistenze grigie già di per sé.
 
Ifem e Yannick si conoscono ad una delle numerose manifestazioni organizzate dal Festival delle culture, e dopo poche settimane si parlano per la prima volta su una delle tante panchine di marmo ingiallite che si trovano a Piazza Medaglie D'Oro, dopodiché ha inizio la loro storia d'amore, caratterizzata da un sentimento forte, dolce, complesso e malinconico.
Yannick è un tossicodipendente, riesce a trovare rifugio solo nella droga, ma nonostante ciò Ifem si pone un obbiettivo: fargli cambiare opinione, diventando lei la sua sostanza stupefacente preferita e dalla quale dipendere. Peccato che si tratti di una battaglia già persa in partenza.
 
Ifem è sempre stata male e lo sta tutt'ora, e vorrebbe dare voce a questo malessere, ma si è ripetuta talmente tante volte che come stanno veramente le persone è qualcosa che la gente non prende nemmeno in considerazione, che chi sta male non lo dice.
Stando accanto a Yannick, il grande amore della sua vita, ha capito che una persona non la cambi con la sola forza dell'amore e che si dovrebbe valutare l'importanza di chi ci sta accanto solo in base a quanto ci cerca, e non a quanto ci manca.
Yannick, in un giorno come tanti, si è chiuso la porta dell'appartamento che condividevano alle spalle e non ha più fatto ritorno, recandosi in una comunità di recupero che lo ha cambiato ancora di più di quanto non facessero le droghe di cui faceva uso.
Un sms scritto dal nuovo Yannick farà comprendere a Ifem che ciò che ti manca lo colmi solo con ciò che ti manca, e perciò deciderà di tornare nella sua terra, nel luogo che l'ha vista nascere e dove lei ha iniziato ad esistere, deciderà di fare ritorno in Congo per dimostrarsi che non sono sempre gli altri ad andarsene e a salvarsi, per dimenticare tutte le volte che ha lottato da sola per poi tornare sola, nella vana speranza di sentirsi a casa, anche solo per un giorno.
Ifem vuole capire se c'è ancora, se è ancora viva.
Vuole imparare una volta per tutte che deve lasciare andare le persone e le cose che non la fanno vivere bene e spera di tornare, forse un giorno, più forte di quella bimba che scuoteva il capo in continuazione quando le chiedevano se aveva bisogno di qualcosa, più forte di quella ragazza che voltava pagina per poi ritrovarsi ancora di fronte alla ragione per cui aveva deciso di cambiare, più forte di quei silenzi che l'hanno accompagnata per tutta la vita.
Ifem va perché lui gli manca, perché è meglio fuggire piuttosto che aspettare qualcuno che non sa nemmeno che lei lo sta aspettando.
Va per tornare diversa, per dimenticarsi che qualcosa nella sua vita non c'è più e per ricordarsi che lei esiste, che lei è importante.
 
Il finale non è dei più rosei, ma è proprio questa la caratteristica dell'intera vicenda, si tratta di un libro che contiene i molteplici significati della vita e di tutto ciò che può distruggerla ancor prima che sia l'oblio a farlo.
 
LA MIA OPINIONE
 
Edizione digitale: 0.00€
Edizione cartacea: non disponibile.
 
Il libro è suddiviso in tre parti, nella prima viene raccontata la storia d'amore di Ifem e Yannick, nella seconda i problemi delle vite di entrambi e che, inevitabilmente, influiranno anche sul loro rapporto e nell'ultima la decisione di Ifem di riprendersi in mano la propria vita, ora che è a conoscenza della verità.
La voce narrante è quella della protagonista, Ifem, anche se attraverso di lei emergono i pensieri, la vita, i problemi e l'essenza di Yannick.
 
Seguo Antonio Dikele da molto tempo sui social, le sue frasi mi hanno sempre affascinata, ma per una ragione o per l'altra non ho mai letto nessuno dei suoi libri, finalmente ho deciso di dargli una possibilità, leggendo il suo ultimo romanzo.
"Chi sta male non lo dice" è il libro, non un libro, ma il.
Antonio ha la capacità di far sentire ascoltato, capito e meno solo il lettore durante la lettura del suo libro, le sue frasi sono universali e hanno il potere di leggere dentro ad ogni persona, indipendentemente dall'età, dal sesso, dalla vita, dalle problematiche di questa.
 
Questo libro affronta temi importanti e complessi: la droga, l'integrazione sociale, culturale e umana, la vita e il senso del dolore e di come ogni individuo lo affronta.
I personaggi sono di spessore, da entrambi emerge un significato importante e il lettore grazie alla presentazione di ognuno di essi ha la possibilità di scegliere in chi immedesimarsi e ritrovare un po' di se stesso, i fatti narrati sono crudi, taglienti e affrontati con il giusto registro e la giusta importanza e la storia d'amore e i sentimenti di cui si legge all'interno di questa vicenda sono forti, emozionanti, dolci, malinconici e unici.
 
Antonio Dikele Distefano insegna che l'amore è fatto di sacrifici, di emozioni, di doni, di fiducia e di un giusto livello di questi e che a volte, molto spesso, non supera ogni difficoltà, ma cade in mille frantumi.
Insegna anche che, a volte, è necessario andarsene per tornare a vivere, che non si può galleggiare per sempre e lasciarsi trasportare dalle onde del mare, che a volte è necessario nuotare e sbracciarsi per raggiungere ciò che ci fa stare bene.
 
In questo libro non ho trovato difetti, potrebbe risultare banale ma è la verità.
Credo che ogni lettore debba leggere almeno uno dei libri di Antonio, perché dopo averlo fatto non si è più gli stessi, si ha una nuova consapevolezza e una crescita.
Pochi libri hanno il potere di emozionare e far riflettere ad ogni singola parola, frase e questo è uno di quelli.
 
Trovo sublime e impeccabile il modo di scrivere di Antonio, la sua scrittura risulta sincera e cruda al punto giusto, le sue parole coinvolgono l'anima, il cuore e la mente nella lettura, in maniera talmente intensa da abbattere ogni barriera.
E, che dire, ora spero in un continuo, che narri di Ifem e del suo viaggio in Congo!
Antonio ha comunicato che uscirà il film tratto da questo romanzo, nel 2017, e quindi aspetto impaziente l'arrivo del nuovo anno, per vedere con gli occhi ciò che ho letto e immaginato attraverso delle parole.
"Chi sta male non lo dice" è un libro che stra consiglio di leggere ad ogni lettore, soprattutto a chi è alla ricerca di una storia d'amore per niente convenzionale, alla descrizione della realtà e di una fine che è solo un nuovo inizio.
 
Ho aperto questo blog per condividere la mia più grande passione: la lettura.
Le persone che leggono le mie recensioni sono in costante aumento e mi farebbe piacere interagire con voi, perciò vi lascio qui delle domande riguardanti il libro, chi l'ha letto è invitato a rispondere, sarò felicissima di sostenere uno scambio di opinioni librose:
1. In quale dei personaggi incontrati durante la narrazione ti sei ritrovato?
2. Cosa ti è piaciuto di più di questo libro?
3. Qual è, fra le tante, la tua frase preferita di "Chi sta male non lo dice"?
4. Anche tu pensi che chi sta male non lo dice?
5. Sei d'accordo con la decisione di Ifem di andarsene e recarsi in Congo per tentare di riprendersi in mano la propria vita?
 
GIUDIZIO
 
 
 
CASA EDITRICE E SCRITTORE
 
La recensione è giunta al termine, non dimenticate di mettere un G+1 e di condividerla dovunque e con chiunque vogliate e di seguire il mio blog (nella apposita barra a destra trovate vari modi per iscrivervi come lettori fissi).
Se avete già letto questo libro e volete scambiarne quattro chiacchiere o desiderate leggerlo e volete averne maggiori informazioni o volete semplicemente farmi sapere che la mia recensione è stata utile per convincervi ad acquistarlo, vi invito a scrivermi nei commenti qui sotto, sarò felicissima di rispondervi!
 
Alla prossima recensione! :)
 
Contatti
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2016-11-25

Recensione: "COLPA DELLE STELLE" di JOHN GREEN

"COLPA DELLE STELLE"
di JOHN GREEN
 
 
Ciao miei adorati readers e bentornati nel mio blog!
Oggi vi parlerò della mia ultima lettura, un romanzo rosa che prosciugherà la riserva di lacrime di qualsiasi lettore, che racconta di un amore che va oltre al sentimento stesso, "Colpa delle stelle", scritto dal solo e unico John Green.
 
LA COPERTINA
 
 
 
La copertina è meravigliosa.
Il titolo anticipa ciò che si leggerà all'interno del libro, ovvero uno degli amori più belli e metafora di una colpa scritta dalle stelle avverse sotto cui i due protagonisti, Hazel Grace Lancaster e Augustus Waters, vivono da sempre.
L'immagine di copertina rappresenta i due personaggi principali della vicenda e gli attori che hanno recitato nel film, tratto dal libro in questione.
 
LA TRAMA
 
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione.
Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più.
Un giorno il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo.
Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
 
LA RECENSIONE
 
Questo libro è consigliato ai lettori che desiderano leggere di una storia d'amore avversa dalle stelle e adolescenziale (ma non per questo meno profonda e vera), intrisa di emozioni forti, pure e quasi devastanti, che commuoverà anche i cuori più duri.
 
"Colpa delle stelle" è ambientato a Indianapolis, America.
I protagonisti di questo libro sono Hazel Grace Lancaster e Augustus Waters.
Hazel è una ragazza di 16 anni, alle prese con una vita che le sta sfuggendo sempre più di mano: all'età di soli 13 anni le è stato diagnosticato un cancro ai polmoni, scaturito da una tiroide fuori controllo.
Hazel è una delle poche sopravvissute al medicinale sperimentale a cui è sottoposta, il Phalanxifor, e se questo medicinale continua a fare effetto sulla sua malattia, il cancro potrebbe regredire e i suoi polmoni potrebbero continuare a fare schifo per ancora un po' di tempo.
Augustus, detto Gus, è un ragazzo di 17 anni, alle prese con una sorta di montagna russa che va solo in salita: reduce dalla perdita di un arto inferiore, ora sta vivendo una vita quasi normale, grazie al cancro che sta recedendo ogni giorno di più.
 
Hazel, nel tardo inverno dei suoi sedici anni, viene costretta dalla sua dottoressa e da sua madre a recarsi ad un gruppo di sostegno per malati terminali come lei, che però tutti gli altri soprannominano "gruppo di sostegno per gente che sta compiendo il suo stesso viaggio".
Apparentemente ogni seduta del gruppo è identica alla precedente, se non fosse che nell'ultima Hazel incontra un affascinante, alto e sorridente ragazzo di nome Augustus, che sembra non riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
A fine incontro, Hazel e Gus si presentano e quest'ultimo la invita a casa sua a vedere un film, perchè a sua detta ha deciso di non negarsi i piaceri della vita, siccome l'oblio è inevitabile, e trascorrere un pomeriggio con una bella ragazza sarebbe fantastico.
Hazel e Gus, dopo quel pomeriggio inizieranno a frequentarsi assiduamente e a legare molto.
Ognuno leggerà il libro preferito dell'altro: Hazel leggerà "The Price Of Dawn" e Gus "Un'imperiale afflizione", a fine lettura dovranno contattarsi per commentare il libro letto.
Da questo scambio di libri avrà inizio la loro storia d'amore.
 
"Siamo tutti effetti collaterali della vita stessa, hamartie, imperfezioni fatali.
L'oblio è inevitabile, tutto quello che abbiamo fatto, costruito, scritto, detto, pensato e scoperto sarà dimenticato e tutto questo non sarà servito a niente; Forse questo momento sta per arrivare o forse è lontano milioni di anni, ma anche se noi sopravvivessimo al collasso del nostro sistema solare non sopravviveremmo per sempre. E' esistito un tempo prima che gli organismi prendessero coscienza, e ce ne sarà uno dopo. E se l'inevitabilità dell'oblio ti preoccupa, ti incoraggio a ignorarla. Sa il cielo se non è quello che fanno tutti."
Nonostante queste sue parole, Hazel si innamorerà di Gus, esattamente come ci si addormenta, prima piano piano e poi tutto in una volta e lo ringrazierà a vita per averle regalato un per sempre dentro ad un numero finito, semplicemente perché alcuni infiniti sono più grandi di altri.
 
"Cos'altro dire? E' così bella. Non ti stanchi mai di guardarla. Non ti preoccupi se è più intelligente di te: lo sai che lo è.
E' divertente senza mai essere cattiva. Io la amo. Sono così fortunato ad amarla.
Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire. A me piacciono le mie scelte. Spero che a lei piacciano le sue."
Augustus Waters si trova su una montagna russa che va solo in salita, nonostante l'oblio sia inevitabile e paragonabile ad un grido nel vuoto, lui si è profondamente innamorato di Hazel. Ha scelto da chi farsi ferire, e la sua scelta gli piace.
L'amore di Gus ed Hazel è una colpa delle stelle da cui sono avversi e inevitabilmente soffriranno entrambi, ma loro hanno scelto di soffrire l'uno per l'altra.
 
Il finale sarà straziante, poichè il prezzo da pagare per questo loro amore avverso dalle stelle è molto alto.

Solitamente in questa sequenza del post scrivo quasi ogni passo del libro, ma questa volta ho deciso di raccontare solo l''inizio e di riportare due delle più belle frasi tra quelle dette da Hazel e Gus, proprio per non spoilerare niente.
 
LA MIA OPINIONE
 
Edizione digitale: 9.99€, 347 pagine.
Edizione cartacea: 18.00€, 347 pagine.
Il libro è suddiviso in 25 capitoli.
La voce narrante è quella di Hazel, anche se nel corso della vicenda si ha modo di conoscere ogni singolo personaggio grazie alle accurate descrizioni che ne fa la protagonista.

John Green mi ha insegnato che l'amore non è fatto solamente di contatto fisico e baci, ma anche di complicità, intimità, sguardi rubati e incatenati, mani e dita intrecciate, sorrisi complici e maliziosi, frasi sussurrate, piccoli gesti e tanta positività, felicità e gioia, tutte emozioni che l'uno trae dall'altra.
Lo scrittore mi ha fatto anche capire che a volte l'amore non basta, non è tutto, che la persona giusta non è quella che riempie i buchi, ma colei che li crea e che ciò che ti manca lo colmi solo con ciò che ti manca.

Scrivere questa recensione è stato davvero difficile, mettere nero su bianco tutte le emozioni, sensazioni, avventure e peripezie celate dentro al libro lo è stato ancora di più.
La recensione in sé, infatti, è molto breve, diversamente dal solito. Ma la scelta non è stata casuale, anzi.
Ho deciso di scrivere, nella recensione, solo le informazioni indispensabili da conoscere per poter decidere correttamente di leggere o meno questo libro.
A volte una recensione non serve.
E' pressoché impossibile raccontarvi in poche righe cosa si cela all'interno di "Colpa delle stelle", cosa di questo libro mi ha lasciata senza fiato, mi ha fatta ridere o sorridere, piangere o commuovere, arrabbiare o gioire.

Leggere questo libro, ha fatto nascere una nuova consapevolezza in me e ha fatto rimanere un pezzettino di me tra le sue pagine.

"Colpa delle stelle" è uno dei libri più emozionanti che io abbia mai letto.
Non si tratta della solita storia romantica, i personaggi non sono convenzionali, il modo di scrivere dell'autore è fluido e scorrevole, anche se in alcuni passi la narrazione rallenta, per affiancarsi al tempo che sembra non scorrere più all'interno della vicenda.

Il libro affronta un tema importante e difficile: la malattia terminale, e di conseguenza la morte o il miracolo, situazioni che compaiono entrambe all'interno della vicenda.
Una parte di me, quella più sentimentale ed egoistica, non è d'accordo con la scelta di Green di far morire per forza uno dei personaggi incontrati nella vicenda, quella umana e razionale, invece, riflettendo a lungo ha trovato giusta questa scelta letteraria, perché più realistica.
La vita non è eterna, essa cessa quando non ce lo si aspetta e non si può sapere quale sarà il nostro ultimo giorno buono fino a che non si è giunti all'Ultimo Giorno Buono.
Nel libro, però, c'è molto più di questo: non sono il cancro e l'oblio i temi principali, anche se sono quelli che mi hanno fatto apprezzare di più la vita e il libro stesso, ma la vita.
Gli insegnamenti di Augustus di vivere la propria vita a pieno, di cercare di fare qualcosa per cui le persone che abbiamo incontrato sul nostro cammino ci possano ricordare con un sorriso e una lacrima di commozione, di condurre un'esistenza all'insegna delle emozioni, dell'avventura e della sicurezza che oltre la morte ci sia un qualcosa con la Q maiuscola, perché tutto ha un senso, compresa la parola "fine" sono la dimostrazione che questo libro è vita.
Nel corso della vicenda si ha modo di leggere dell'incontro e dell'intreccio di più vite.
Questo libro è semplicemente vita, e anche la vita, come tutto il resto, ha una fine, una fine che è solo un nuovo inizio...

Sfogliando il libro, e soffermandomi su qualche riga, frase, parola, lettera, quasi subito le lacrime tornano prepotenti agli occhi.
Lo confesso, il finale mi ha spezzato il cuore, distruggendomi, fino all'ultimo ho sperato in un'altra fine. Avrei voluto che l'infinito di Augustus ed Hazel fosse stato leggermente più grande.

Potrà sembrare banale, ma ho amato tutto di questo libro, e questa è la seconda volta che lo leggo.
Ho deciso di rileggerlo come compito in classe, come lettura scolastica e formativa e, con l'occasione, per poter affrontarne la lettura con una maggiore consapevolezza e maturità rispetto a quando lo lessi per la prima volta un paio di anni fa.
Ho amato e vissuto ogni singola pagina, attraverso le meravigliose parole scritte da John Green.
Sono fermamente convinta che il mondo abbia bisogno di più scrittori come lui.
Ogni lettore necessita di protagonisti veri e umani, di storie che affrontano il mondo reale, senza filtri, senza esagerazioni o finzioni, e nelle quali l'amore a volte non è abbastanza, non risolve tutti i problemi, o meglio, forse è troppo intenso per riuscirci.

Trovo sublime e impeccabile il modo di scrivere di John Green, la sua scrittura risulta sincera e cruda al punto giusto, le sue parole coinvolgono l'anima, il cuore e la mente nella lettura, in maniera talmente intensa da distruggere i sensi e abbattere ogni barriera.
In queste 347 pagine John Green è stato capace di trasmettere emozioni forti ed intense, che fino ad ora pochi libri sono riusciti a donarmi e a farmi provare.

E' un libro che stra consiglio di leggere ad ogni lettore, soprattutto a chi è alla ricerca di una storia d'amore pura, primordiale, intensa, romantica e dolcissima, ma straziante e logorante al tempo stesso.
Una delle storie più vicina alle favole e più vera e reale della realtà stessa che io abbia mai letto.

Ho aperto questo blog per condividere la mia più grande passione: la lettura.
Le persone che leggono le mie recensioni sono in aumento ogni giorno di più e mi farebbe piacere interagire con alcuni di voi, perciò vi lascio qui delle domande riguardanti il libro, chi l'ha letto è invitato a rispondermi, sarò felicissima di avere uno scambio di opinioni librose:
1. Anche secondo te Peter Van Houten in realtà è John Green?
2. John Green, esattamente come Peter Van Houten, credi che non scriverà un sequel di "Colpa delle Stelle"?
3. So che i personaggi cessano di esistere giunti alla fine del libro, ma secondo te che cosa accade a tutti i personaggi ancora in vita dopo la tragica morte di uno dei due protagonisti? Soprattutto al protagonista ancora in vita.

 
GIUDIZIO
 



CASA EDITRICE E SCRITTORE
Rizzoli Libri
+John Green

La recensione è giunta al termine, non dimenticate di mettere un G+1 e di condividerla dovunque e con chiunque vogliate e di seguire il mio blog (nella apposita barra a destra trovate vari modi per iscrivervi come lettori fissi).
Se avete già letto questo libro e volete scambiare quattro chiacchiere al riguardo o desiderate leggerlo e volete avere maggiori informazioni su di esso o volete semplicemente farmi sapere che la mia recensione è stata utile a convincervi nell'acquisto del libro, vi invito a scrivermi nei commenti qui sotto, sarò felicissima di rispondervi!

Alla prossima recensione! :)

Contatti
Twitter: Hugh_Me_Niall
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2016-10-09

Recensione: "LA BELLA ADDORMENTATA POP" di PAULA PIMENTA

"LA BELLA ADDORMENTATA POP"
di PAULA PIMENTA
 
 
Ciao miei adorati readers e bentornati nel mio blog!
Oggi vi parlerò della mia ultima lettura, un romanzo rosa dolcissimo, che racconta una delle più belle e antiche fiabe di sempre, "La bella addormentata nel bosco", in chiave moderna, scritto dalla meravigliosa Paula Pimenta: "La bella addormentata pop".
 
LA COPERTINA
 
 
La copertina è meravigliosa.
Il titolo anticipa ciò che si leggerà all'interno di questo libro, ovvero una delle più belle e antiche fiabe del mondo, "La bella addormentata nel bosco", riscritta e presentata in chiave moderna.
L'aggiunta di quel "pop" sta a significare che la vicenda si ispira alla fiaba originale, seppur presentando moltissime differenze con essa, prime tra queste l'ambientazione ai giorni nostri e un amore totalmente diverso da quello che ognuno di noi associa alla fiaba, ma nonostante ciò emozionante e unico, esattamente come quest'ultimo.
L'immagine di copertina rappresenta una delle scene cruciali dell'intera vicenda, quando la protagonista Áurea sviene, punta da...
 
LA TRAMA
 
Cosa fareste, se scopriste che il vostro passato è molto diverso rispetto a quanto pensavate?
Anna Rosa Lopes ha sedici anni, vive in Brasile accudita dagli zii perché i suoi genitori sono morti e studia in un collegio femminile. E' una ragazza bella e intelligente, ma, nonostante l'affetto delle amiche e dei familiari, sembra destinata a rinunciare alle gioie della giovinezza: non può andare a casa delle sue coetanee, non può partecipare alle feste e viene sorvegliata di continuo dagli zii, che le raccomandano di non parlare mai con gli estranei e di non rivelare a nessuno i pochi particolari sulla sua infanzia di cui è a conoscenza.
Perché tutto questo mistero? Chi è davvero Anna Rosa? E cosa minaccia la sua vita?
Lei sa ben poco del rapimento di cui fu vittima quando era ancora in fasce; e di certo ignora che Marie Malleville - la perfida donna che la sequestrò - continuerà a cercarla finché non avrà portato a termine il suo piano malvagio.
La verità inizia a venire a galla quando Anna Rosa decide di aprire il suo cuore a un ragazzo che le manda alcuni messaggi sul cellulare.
Forse in questo modo sta mettendo a repentaglio la sua incolumità.
Oppure, sta conoscendo il principe azzurro che la sveglierà da un lungo torpore...
 
"La bella addormentata pop" reinterpreta in chiave moderna una delle fiabe più belle di sempre e fa rivivere ai giorni nostri emozioni e sentimenti intramontabili.
 
LA RECENSIONE
 
Questo libro è consigliato a chi adora le fiabe, ancor di più se reinterpretate in chiave moderna;
A coloro che sognano un amore puro, come quello di cui si sente tanto parlare, caratteristico di un'epoca passata, lontana e che abbia inizio in un modo alternativo, magari tramite un sms inviato "per sbaglio" da parte di un ragazzo, a una bellissima ragazza...
A chi desidera leggere di una storia d'amore ambientata ai giorni nostri e nata su un cellulare, caratterizzata da un turbinio di emozioni semplici, ma complesse e inspiegabilmente pure e palpabili (nonostante i due si "conoscano" solo tramite delle parole, scritte all'interno di una nuvoletta, e delle telefonate), come solo l'amore adolescenziale può essere.
"La bella addormentata pop" è ambientato in primo luogo a Parigi, successivamente a Vaduz (capitale del Liechtenstein) e, infine, per la maggior parte della durata della vicenda, in Brasile.
La protagonista di questo libro è Áurea Roseanna Bellora, poi Anna Rosa Lopes.
Áurea Roseanna Bellora è una bambina nata da un amore forte, travolgente e puro.
Un amore scaturito tra una donna brasiliana, Doroteia, residente in Francia, a Parigi, grazie ad una borsa di studio che le permette di frequentare un corso di cucina in una delle più prestigiose università culinarie del paese e un uomo dal sangue blu, Stefan, uno dei parenti della famiglia reale del Liechtenstein, il più piccolo principato del mondo, residente anch'esso a Parigi per ultimare gli studi universitari.
Fra i due è assaggio a prima vista: l'uomo dopo aver assaggiato un dolce di Doroteia, non assaggerà mai più alcun dessert che non sia stato creato dalle mani di questa donna, che grazie ad una fondue à la confiture de lait ha conquistato la sua gola, il suo palato e soprattutto il suo cuore.
Dopo poco tempo, Doroteia è in dolce attesa, e nei primi mesi di gravidanza la donna può contare su Marie Malleville, sua migliore amica, nonché la compagna di corso di cucina che le presentò Stefan. A metà gravidanza, però, Marie ha un cambiamento repentino e si allontana dalla coppia di amici, senza un'apparente motivazione.
Né Doroteia e né Stefan immaginano quale possa essere il motivo di tanto rancore e tanta rabbia che la donna prova per loro due.
Marie è sempre stata innamorata di Stefan, e quando quest'ultimo si mette assieme alla sua amica di corso culinario, Marie crede si tratti di una storiella di poco conto, ma quando questa rimane incinta del suo amato, Marie non resiste e scompare dalla vita dei due, ma solo apparentemente...
Doroteia dà alla luce la bimba, frutto dell'amore fra lei e Stefan.
Doroteia e Stefan, dopo la nascita della piccolissima Áurea, si trasferiscono a Vaduz, nel Liechtenstein, per sposarsi e battezzare la loro bimba nella chiesa del castello reale della famiglia di lui.
Gli inviti dei due eventi arrivano nelle mani di moltissime persone, ma non in quelle di Marie, che decide di imbucarsi alla festa dove non è la benvenuta, con l'intento di portare via la bimba, l'unica cosa che tiene Stefan legato a Doroteia, secondo lei. Così, vestita da suora, si intrufola in chiesa, dove sequestrerà la bambina, ma verrà colta con le mani nel sacco da un bimbo di soli 4 anni, Filipe (figlio di un diplomatico francese, grande amico di Doroteia), il quale testimonierà ciò che ha visto alla polizia e, grazie a lui, Áurea tornerà sana e salva nelle braccia dei suoi genitori e Marie verrà condannata a venti anni di reclusione.
Tre anni dopo, la sequestratrice verrà lasciata in libertà vigilata, fino a nuovo ordine, vista la sua instabilità emotiva nel momento del crimine, unico motivo che l'avrebbe spinta a commettere un tale gesto. Marie, scapperà, non facendosi più trovare dalla forze dell'ordine, e minaccerà Doroteia con numerose lettere, una di queste sarà la causa che spinge i genitori di Aurea ad allontanarla da loro per il suo bene, per assicurarle una vita.
Marie minaccerà la sua ex amica, dicendole di proteggere la sua cara bimba, se non vuole che le succeda qualcosa di grave, di tenerla in prigione, privandola della libertà, delle prime emozioni e del primo, vero e puro amore adolescenziale, facendola soffrire esattamente come lei sta soffrendo per il suo Stefan, che Doroteia le ha portato via; ma come se questo non fosse abbastanza, le dice che tenerla al sicuro non sarà mai sufficiente, perché lei starà con il fiato sul collo di Áurea finché questa non compirà diciotto anni, fino a quel momento, la sua vita sarà in costante pericolo.
Stefan e Doroteia, spaventati che possa capitare qualcosa alla piccola creautirina originata dal loro forte e vero amore, la faranno credere morta all'età di cinque anni, per mano di un seme di prugna finitole in gola e soffocatala. In verità, la piccola sarà spedita in Brasile, dai tre fratelli della madre, che saranno incaricati di prendersi cura di lei, sino a che non compirà la maggiore età.
Ed è qui che Áurea Roseanna Bellora diventa Anna Rosa Lopes, una bimba di appena sei anni, strappata dalla sua famiglia, dalla sua infanzia e dalla sua vera vita.
 
Anna Rosa Lopes, ora, ha sedici anni e tutto quello che sa del suo passato è che venne sequestrata da una strega, che tutt'oggi potrebbe farle del male, e perciò è necessario che lei non abbia contatti con sconosciuti e che lei non riveli a nessuno informazioni riguardanti la sua vecchia vita. Tutto ciò le è stato raccontato dai suoi tre zii quando era molto piccola, ormai ne ha un ricordo sfocato e crede, ogni giorno di più, che si tratti di una delle numerose favole che agli zii piace raccontarle, ma nonostante ciò continua a mantenere queste promesse. Rosa, però, non immagina che a breve conoscerà qualcuno che le farà venire voglia di raccontare della sua strana vita...
 
Anna Rosa, perciò, non sa niente della sua vita, tranne che è giunta in Brasile alla tenera età di sei anni, che poco dopo gli angeli si sono portati via i suoi genitori e i suoi nonni, che tre amabili zii l'hanno cresciuta come se lei fosse figlia di ciascuno di loro e che questi sono troppo protettivi nei suoi confronti, infatti, Rosa non può uscire da sola, ma solo accompagnata da loro e non ha mai avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con un ragazzo, poiché non esce mai e frequenta un fantastico collegio femminile.
Rosa crede di sapere il perché dello strano comportamento dei suoi zii: i suoi genitori sono morti prematuramente, e siccome loro tre sono i fratelli di sua madre, la considerano una prosecuzione della sorella, da proteggere e tutelare e una figlia da tirar su, con i giusti valori e principi, esattamente come farebbe un padre.
Anna Rosa sa poco e niente del suo passato, non ha ricordi vividi di una madre e un padre, e ciò che le manca così tanto non sono i suoi genitori, ma bensì dei genitori, una madre che sia anche una sua amica e confidente e un padre da chiamare "eroe".
E' amata da molte persone, da suo zio Florindo, Petronio e Fausto, dalle sue numerose amiche, dalla sua migliore amica Clara e dai suoi numerosi animaletti domestici, che i suoi zii le hanno regalato per compensare la mancanza di una vera famiglia; ma nonostante ciò, lei brama con tutta se stessa l'amore di un ragazzo, le emozioni tipiche del primo amore, una figura maschile che le offra protezione e con la quale nasca il bisogno di raccontarsi e mostrarsi veramente per la ragazza che è. L'unico "ragazzo" con cui ha avuto il piacere di parlare è stato un bimbo di circa 10 anni, Filipe, lo stesso che la salvò dalla grinfie della malvagia Marie Malleville; dopo tutti questi anni conserva un vivido ricordo di quel ragazzino che le rubò il cuore e a cui, lei, a sua volta, gli rubò il suo e se lo portò con sé in Brasile. I due si sono salutati parecchi anni fa con una proposta di matrimonio che Filipe gli fece, e alla quale lei rispose affermativamente, ma ad una condizione: che l'avrebbe resa felice e contenta per sempre, e concluse quella risposta con un giro su stessa che vece roteare la sua gonna di tulle.
 
La vicenda ha inizio con un prologo, in cui Anna Rosa racconta di una realtà parallela ad un'illusione inculcatole negli anni, una finta realtà che la accompagna da quando aveva soli sei anni e che ora sembra essersi spezzata, rivelando la vera realtà: una realtà che lei mai avrebbe immaginato sua e che da poco tempo è diventata la sua vita, destabilizzandola e rivelando che Anna Rosa non è affatto chi e ciò che lei credeva di essere. La protagonista rivive ormai da giorni le sue due vite, che ad un tratto si sono scontrate, le sembra di essere in una specie di film.
Dopo questo breve incipit, Anna Rosa inizia dal principio, per poter chiarire al lettore chi era lei, che cosa successe e per quale ragione lei fu catapultata in un'altra vita, che condizionò la sua infanzia e gran parte della sua adolescenza: incomincia raccontando dell'incontro tra i suoi genitori, della sua nascita e delle peripezie successe da allora, fino ad arrivare al presente, ovvero a lei che ha sedici anni e che è alle prese con una vita che sente stretta e sotto forma di prigione, a causa dei suoi zii, per lei, inspiegabilmente troppo protettivi.
 
Il sedicesimo compleanno di Anna Rosa è ormai alle porte e le sue amiche hanno in serbo per lei una sorpresa: vogliono portarla a fare un giro al centro commerciale, per comperarle un regalo e poi andranno a ballare in un locale non troppo distante dal loro collegio, così da arrivare in tempo in camera, pochi istanti prima della chiamata dei suoi zii per assicurarsi che lei stia bene e per darle la buonanotte.
Hanno programmato una fuga dalla campana di vetro sotto alla quale i suoi zii l'hanno cresciuta e la stanno facendo vivere tutt'ora. Ma Rosa sarà pronta per uscire dalla cella in cui è imprigionata da sempre? Pare proprio di si, e dopo aver indossato un vestito degno di essere notato, lei e le sue amiche si recano nel locale di un certo Rafa, il ragazzo della zia di... Cintia, o meglio conosciuta come DJ CENERENTOLA, la nuova fiamma di Fredy Prince (i protagonisti del primo libro della scrittrice).
Cintia, chiamerà Rosa alla consolle, per permetterle di scegliere una canzone per lei speciale, che possa farle ricordare per sempre questa giornata speciale e la colonna sonora di quel giorno sarà "Rainbow", che la protagonista ballerà vicina a DJ Cenerentola, attirando l'attenzione di numerosi ragazzi, specialmente di uno...
Cintia chiederà a Rosa il suo numero, per contattarla nel caso facesse altre serate nei dintorni: sarà grazie alla protagonista del primo libro della Pimenta, "Cenerentola Pop" (recensione qui) che Rosa conoscerà il suo amato, perché il ragazzo che rimase colpito da lei, dalla sua bellezza e dal suo senso del ritmo, sbirciando dal quaderno dei numeri della dj, riuscirà a prendere nota del suo.
Dopo quella sua fantastica prima uscita, Rosa parla con i suoi zii e i quattro arrivano ad un accordo: la protagonista potrà uscire solamente nei weekend, con le amiche, non dovrà mai rimanere sola con degli sconosciuti e rivelare informazioni personali, mettersi insieme ad un ragazzo fino ai diciotto anni e dovrà fare ritorno a casa o al collegio prima delle 22.
Dopo quella serata, seguiranno altre uscite e feste, fino a quando queste cadranno in secondo piano, con l'arrivo di un sms in francese da un numero sconosciuto, che conterrà il seguente testo "Ciao bella. Come stai?", apparentemente sembrerebbe un sms inviato per sbaglio alla persona sbagliata. Rosa, rispondendo allo sconosciuto, scoprirà che in realtà si tratta di un ragazzo di diciannove anni, interessato a parlare con lei, per conoscerla meglio, siccome per lui è stato amore a prima vista e parola.
Dopo quei primi sms ne seguiranno molti altri, dopo questi seguiranno le prime chiamate, e tra i due sboccerà un amore online, i loro sms o le loro chiamate diventeranno fondamentali momenti della routine di entrambi, senza i quali non riescono ad andare a dormire con la testa sgombra da ogni pensiero e preoccupazione.
Rosa non ha dubbi: è innamorata del ragazzo che sta all'altro capo del telefono, Phil e quest'ultimo è innamorato di lei, esattamente allo stesso modo, o forse un po' di più...
Entrambi sono pronti ad incontrarsi per la prima volta, e quale momento migliore se non la sera del saggio della scuola, in cui Rosa si cimenterà suonando il pianoforte e cantando contemporaneamente?
 
La sera dello spettacolo è arrivata, ma Phil non si fa sentire da due settimane, dopo il giorno in cui è partito per una vacanza. L'ultima volta che si sono parlati, lui ha detto a Rosa di doverle dire una cosa, nulla di grave, ma si tratta comunque di un aspetto di se stesso che le ha tenuto all'oscuro, per la paura di perderla.
La protagonista è pronta a salire sul palco, suonerà e canterà "Rainbow", quella canzone le ricorda la magnifica serata del suo compleanno e quel ragazzo che tramite un sms è entrato a far parte della sua vita, diventando per lei un tassello fondamentale, non le importa se lui non si trova fra il pubblico, lei canterà comunque per lui, per loro.
Finita l'esibizione, Phil le manderà un sms, con scritto di raggiungerla nel giardino sul retro del teatro, per conoscersi. Rosa si fionderà nel luogo dell'incontro, ma al posto di Phil troverà una scatola sigillata, dal quale proviene il suono di un incessante miagolio, Rosa tenterà di liberare il gatto chiuso all'interno dello scatolone e per farlo romperà con le unghie il nastro adesivo, infilando poi una mano all'interno dell'imballaggio, nel momento in cui la sua mano toccherà qualcosa di appuntito, Rosa si sentirà trafitta da mille aghi. La sua mano e poi tutto il suo corpo verranno sommersi da punture di api africane, alle quali Rosa è molto allergica. La protagonista avrà subito una fortissima reazione allergica, se non fosse che prima di svenire lei noterà un ragazzo correrle incontro, che dopo la sua perdita dei sensi attuerà una respirazione bocca a bocca per evitarle il soffocamento e le salverà la vita. Quel ragazzo è Phil.
Marie Malleville stava per riuscire nel suo intento, se non fosse stato per l'arrivo del principe azzurro della protagonista.
 
Rosa passerà dieci giorni in coma e al suo risveglio si troverà catapultata in una realtà per lei surreale: il suo vero nome è Áurea Roseanna Bellora, i suoi genitori e i suoi nonni sono vivi e al suo risveglio sono attorno al suo letto, lei è una discendente della famiglia reale del Liechtenstein, una principessa.
Le serviranno alcuni giorni per assimilare il tutto, e per decidere di conoscere la sua famiglia e comprendere i motivi che spinsero i suoi genitori e i suoi zii a mentirle e a donarle una nuova vita.
Dopodiché, Rosa e i suoi familiari, partiranno per un viaggio in Europa, con tappe a Parigi e a Vaduz.
Nel Liechtenstein, la protagonista prenderà parte ad un ricevimento e qui avrà modo di conoscere molte persone influenti, e, dopo l'insistenza della madre, di rivedere Filipe, l'unica persona appartenente alla sua vita vera di cui lei conservasse un vivido ricordo.
Un ragazzo alto, slanciato, magro, dai capelli e dagli occhi castano scuro farà capolino dalla porta del salone dedicato all'orchestra, quando gli occhi di Rosa si alzeranno dal pavimento, incontrando quelli di Filipe, lei non potrà credere ai suoi occhi!
Filipe è...
 
Non voglio spoilerarvi la restante parte del libro, perciò, se siete curiosi di scoprire chi è Filipe e come andrà a finire "La bella addormentata pop", vi invito ad acquistare e leggere il libro, non ne rimarrete delusi!
 
LA MIA OPINIONE
 
Edizione digitale: non disponibile.
Edizione cartacea: €16.90, 189 pagine.
Il libro è composto da 22 capitoli, con in aggiunta un prologo ed un epilogo.
La vicenda è interamente narrata dalla protagonista, Anna Rosa e molte pagine saranno interamente composte da lettere, articoli di giornale, bigliettini scambiati e sms scritti da Phil e Rosa: aspetti che ho apprezzato particolarmente, siccome, attraverso le parole della protagonista ho ritrovato molto di me stessa, e attraverso i vari inserimenti di lettura alternativa, mi sono sentita maggiormente partecipe e parte integrante della storia e ho avuto l'onore e l'occasione di assistere alla nascita dell'amore di Phil e Rosa tramite i parecchi sms che si sono scambiati.
Adoro le letture alternative, che all'interno dei libri, presentano l'inserimento di sms, lettere, ecc. e questo volume ne è l'esempio per eccellenza, a mio parere.
Scrittrice: +Paula Pimenta 
 
Ho avuto modo di conoscere questo libro grazie al primo della scrittrice, dopo aver letto "Cenerentola pop" mi sono completamente innamorata del talento della Pimenta di riscrivere fiabe antiche in chiave moderna e della sua scrittura, e non ho potuto non leggere il suo secondo capolavoro!
L'ho acquistato qualche giorno fa, e l'ho letto subito. Aprendo la prima pagina mi sono ritrovata nuovamente nel fantastico mondo reale e surreale al tempo stesso della Pimenta, nella vita di Anna Rosa e di tutti gli altri personaggi, nelle emozioni, nei pensieri  e nelle avventure della protagonista, negli sms che hanno visto nascere l'amore di lei e di Phil e nella doppia vita, esistenza della dolce Rosa.
Inutile dire che mi sono commossa ad ogni sms dolce scritto da Phil, e che mi sono pazzamente innamorata di lui e della bellissima coppia che forma con Rosa!
 
Questa recensione è particolarmente importante, poiché si tratta di una lettura che affronta molteplici argomenti attuali e non, argomenti quali un'infanzia difficile che la protagonista riesce a superare egregiamente, l'adolescenza, descritta magnificamente e in tutte le sue sfumature, dalla più rosea alla più scura, l'amicizia, la complessità della vita, l'innamoramento online e attraverso il quale la maggior parte dei giovani conosce il suo amato al giorno d'oggi. Temi e argomentazioni affrontati con i giusti registri, e accompagnati dalla dolcezza e dal surreale, con la presenza delle tre fatine della fiaba che qui assumono le figure di tre zii simpatici e divertentissimi, di una fata madrina quale DJ Cenerentola e di un principe azzurro che assume le sembianze di uno sconosciuto che si cela dietro uno schermo e di un bimbo di appena 4 anni e poi 10, follemente innamorato della protagonista.
 
Paula Pimenta è una scrittrice che è stata in grado di celarsi nei panni di una bimba, alle prese con la riscrittura fantasiosa di fiabe già irreali di per sé, dando la possibilità ai suoi lettori di tornare piccoli assieme a lei.
Le descrizioni, le ambientazioni, i dialoghi, le aggiunte di articoli di giornale, sms, bigliettini, ecc., le situazioni, gli avvenimenti celati dentro a questo libro sono meravigliosi, la Pimenta attraverso  le sue parole ha avuto la capacità di farmi vivere nei panni della protagonista di una delle più belle fiabe di sempre e di commuovermi attraverso la sua versione de "La bella addormentata nel bosco".
I personaggi sono particolari, insoliti e alcuni già incontrati nel suo primo libro, perciò di spessore e quasi reali, talmente bene descritti e presentati.
I temi che si incontrano nel libro sono sostenuti con la giusta conoscenza e fantasia che si richiede nella creazione o riscrittura di una fiaba.
 
"La bella addormentata pop" è una lettura piacevole, scorrevole, non troppo impegnativa e molto intensa dal punto di vista emotivo e psicologico.
Non ho potuto non ritrovarmi nell'insicurezza e nella timidezza della protagonista.
In questo libro ho trovato tanti amici, e soprattutto, il principe azzurro, che spero di incontrare nella vita reale, un giorno, per ora cerco di accontentarmi di averli trovati nelle parole scritte dalla Pimenta.
 
Nel complesso, questo volume mi è piaciuto molto: una vicenda particolare, vissuta da una sedicenne attraverso la volontà e il desiderio di trovare il vero amore, e che alla fine, quando meno se lo aspetta ci riesce.
Perché quando l'amore bussa alla tua porta, lo fa inaspettatamente e incessantemente, trascinandoti con sé nel turbinio di emozioni che lo caratterizza.
 
Paula Pimenta insegna che la fantasia è un dono prezioso di cui fare tesoro e da utilizzare sempre, nonostante l'età. Perché, a volte, la fantasia è meglio della realtà e ci si può rifugiare al suo interno per un po', fino a che ciò che sogniamo non decidiamo di trasformarlo in realtà...
La fantasia è un fantastico rimedio, di cui dobbiamo imparare a fare tesoro, perché a volte la fantasia è l'unica cosa di cui disponiamo.
Nessuno potrà mai privarci dell'immaginazione, in ognuno di noi vi è quel pizzico essenziale di pazzia che ci rende persone speciali e inimitabili.
 
Potrà risultare banale, ma ho adorato ogni singola pagina di questo libro, e arrivata alla fine mi sono sentita svuotata e vogliosa di reimmergermi nel vortice di emozioni che caratterizza Rosa, il suo mondo e tutto ciò che ruota intorno a lei.
 
"La bella addormentata pop" è un libro che stra consiglio e al quale assegno 5 stelline su 5!
 
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Alla prossima recensione! :)
 
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