"STRAPPI MUSICALI"
di ANDREA CANGIOTTI
Buona domenica adorati lettori e bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:
Siamo essere umani e in quanto tali basta poco per ridurre la nostra anima in tanti piccoli brandelli...Andrea Cangiotti con la sua penna è riuscita a prendere tutti gli strappi dell'umanità, a cucirli su della carta profumata e a curare gli spiriti di ognuno di noi attraverso la semplice melodia delle parole.
LA COPERTINA
Siamo essere umani e in quanto tali basta poco per ridurre la nostra anima in tanti piccoli brandelli...Andrea Cangiotti con la sua penna è riuscita a prendere tutti gli strappi dell'umanità, a cucirli su della carta profumata e a curare gli spiriti di ognuno di noi attraverso la semplice melodia delle parole.
LA COPERTINA
La copertina pare essere lo specchio dell'anima.
"Abbiamo smesso di esser soli anche in mezzo alla gente" è la frase di una canzone e, secondo me, anche l'intenzione celata dietro le pagine di questa raccolta poetica. Non a caso la figura ritratta è sola, intenta a suonare il piano, come se volesse attirare attorno a sé altre persone con cui condividere quel genere di solitudine che la assale e nel contempo liberare la propria anima e ciò che spesso ci si tiene dentro per paura, simboleggiati dal volo di uccelli.
LA TRAMA
Con queste poesie l’autrice vuole raccontare il mondo che la circonda attraverso parole semplici ma accostate in modo originale, in grado di suggerire immagini capaci di emozionare il lettore.
Senza troppi preziosismi affronta vari temi, con lo scopo di “educare alla felicità”, far comprendere quanto la vita possa riservare e quante possibilità si possano creare con l’impegno e l’immaginazione.
Senza troppi preziosismi affronta vari temi, con lo scopo di “educare alla felicità”, far comprendere quanto la vita possa riservare e quante possibilità si possano creare con l’impegno e l’immaginazione.
IL LIBRO
Titolo: Strappi Musicali
Autrice: Andrea Cangiotti
Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
Pagine: 160
Genere: poesia
Scrittura: la poesia è per la scrittrice impastare una malattia e dare ad essa una cornice festosa, alla vista di occhio alieno e forse la poetica è per me sinonimo di colmare un terreno mobile e perverso di solitudine stratificata.
Andrea Cangiotti scrive componimenti poetici lenti, chiari e di poche parole che racchiudono però infiniti concetti e pensieri.
Le poesie possono assumere molteplici sensi in base all'occhio che le legge ed interpreta ed ecco che da una ne nascono infinite altre...come un fiore che si schiude e mostra tutti i suoi petali di infiniti colori e sfumature, lo stesso per le menti umane, affascinanti e complesse.
LA RECENSIONE
"Strappi musicali" è dedicato a chi vuole immergersi nella solitudine altrui e smettere di sentirsi solo anche in mezzo alla gente.
Questa raccolta poetica è dedicata a chi desidera essere felice senza il classico "ma" alla fine di un lungo sorriso.
"Strappi musicali" è una raccolta poetica in ordine alfabetico, per ogni lettera ci saranno molteplici argomenti e sentimenti a tenere compagnia al lettore.
Un viaggio interiore dalla a alla z.
Amare non è facile, vi siete mai domandati come sia possibile correre consapevolmente il rischio di amare qualcuno che non si conoscerà mai, neanche dopo una vita passata al suo fianco?
Siamo all'oscuro persino della nostra essenza, figurarsi di quella di qualcun altro...eppure Andrea Cangiotti ha scelto di amare lo stesso, di abbandonarsi completamente alle parole che le saranno sempre sconosciute ma che, in modo inspiegabile e magico, la fanno sentire bene, felice e libera.
Infondo l'amore si tratta di fiducia, sorrisi e libertà.
Andrea Cangiotti è una scrittrice, che spesso e volentieri interpreta i panni della poetessa.
Ritengo che lei sia perfettamente in grado di capire i problemi e i disagi che ben o male sono comuni all'umanità.
Con la sua penna cerca di aiutare il lettore e di accompagnarlo in un viaggio necessario per eliminare il disagio interiore che lo affligge.
Bisogna saper ascoltare le parole, non solo essere in grado di leggerle, di chiudere gli occhi e prendersi il proprio tempo in modo da perdersi nel proprio io e riflettere.
Quando le porte del nostro cuore si spalancano a qualcosa di nuovo bisogna tralasciare gli eventi che abbiamo vissuto e interpretato in modo sbagliato, come un libro che non capiamo e che per errore abbiamo chiuso troppo velocemente.
Con "Strappi musicali" non si deve commettere lo stesso sbaglio, non bisogna chiudere il libro della propria vita solo perché non ci piace o vorremmo modificarlo. Basta continuare a tenerlo aperto e aggiungere delle note scritte a matita, se siete insicuri, a penna, se siete più audaci, con il rossetto, se siete femministe e fare in modo che esse diventino parte del libro, il segno distintivo di pagine che altrimenti sarebbero uguali a tutte le altre.
Ciò che meritiamo di più è la felicità e Andrea Cangiotti, attraverso le piccole cose di ogni giorno, ci permette di esserlo.
NEL LIBRO
Si, sono d'accordo con questi versi,
che nitidi nella mente
mi schiariscono le idee.
Mi piace assai rileggerla
più spesso, con il cuore
sgombro di un poeta in erba
che ha da imparare da poeti
così più bravi di me,
che io sono ancora un fiore,
ciò che la natura vuole.
Io mi chiedo e mi domando
quando mai finirà la vita
che cosa dopo ci sarà
di nuovo, se forse, almeno lassù
si può trovare il vero amore,
e lasciar via il dolore
nel corpo mio assopito
in un cimitero al sole.
LA MIA OPINIONE
Andrea Cangiotti con ogni suo manoscritto mi ha insegnato ad abbandonare l'ignoranza del lettore che si limita ad afferrare strane parole dette da altre persone, che non riconosco come mie ma alle quali do comunque il permesso di entrare a fare parte di me.
Grazie a lei ho imparato che quando apro un libro devo schiudere anche il mio, imparando dal primo e scrivendo tante piccole note a margine nel secondo e, soprattutto, che devo adattarmi alla vita e trasformare il negativo in qualcosa di magico, in modo che mi venga reso ciò che ognuno merita: la felicità.
Come si misura il valore delle cose?
Semplice, se una cosa non ha senso, non ha né spazio né tempo.
"Strappi musicali" non solo contiene nelle sue pagine un mare di significato, ma ha il potere di dare spazio e tempo a ciò che l'umanità tiene dentro e mette a tacere ogni giorno con la scusa che le cose importanti sono ben altre.
Invece no, di importante ci siamo noi e la nostra anima e questi componimenti poetici offrono la possibilità di sedersi e prendere del tempo esclusivamente per se stessi, perché la nostra interiorità è una cosa che ha valore.
Non basterebbero tutte le parole del mondo (che a me e ad Andrea affascinano tanto) per esprimere quanto io sia cresciuta interiormente da quando i miei occhi si sono posati per la prima volta sulle lettere scritte dalla penna di questa donna fantastica che dona la propria vita alla letteratura e alla comunicazione di un messaggio essenziale e non banale come appare: siamo vivi ora, dunque viviamo.
Andrea, voglio morire solo con il corpo e lasciare la mia anima nelle pagine di un foglio scritto dalla tua penna (so che tu capirai).
Leggendo "Strappi musicali" ho scavato dentro di me, ho iniziato a combattere con i miei mostri, l'insicurezza e la paura di soffrire, che spesso divorano me e i miei sogni e ho compreso che ultimamente mi è difficile parlare e anche soffrire, quasi come se fossi bloccata da qualcosa di ignoto di cui non conservo più memoria perché non voglio ricordare e che devo imparare a scavare con le mie mani per giungere alla vera conquista: ritrovare me.
Andrea Cangiotti ha regalato alla mia anima una melodia malinconica e piena di significato che, giunta al termine, mi ha fatto aprire gli occhi e sorridere senza "ma".
LA MIA OPINIONE
Alla prossima recensione!
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