2019-07-09

Recensione "ZUCCHERO FILATO" di CRISTIANA TOGNAZZI

"ZUCCHERO FILATO"
di CRISTIANA TOGNAZZI


Buongiorno adorati lettori e bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:

Si dice che l'alba sia per pochi, per chi si ama davvero e per chi sa aspettare.
Se poteste portare qualcuno a vedere l'alba al mare con voi, chi sarebbe?
Mentre attendete il sorgere di un nuovo giorno, ricordatevi di amare.
Amate come non mai, perché ogni storia d'amore merita di essere vissuta.
Non importa se l'amore ha il vostro stesso sesso o il colore della pelle diverso dal vostro, ciò che conta davvero è amare, amare forte.

Spero che possiate essere felici e che la vostra felicità abbia anche un nome, un mio breve attimo di felicità si è chiamato Cristiana Tognazzi...

LA COPERTINA


Com'è il detto? "Mai giudicare un libro dalla copertina"? 
Se vi dicessi che è stata proprio questa ad attirare inizialmente la mia attenzione? Ops.
L'amore è come lo zucchero filato. Sa essere dolce, pieno di colori e delicato.
Quando da piccoli stringevamo una promessa solenne ricorrevamo alla stretta dei mignoli. E se l'amore fosse proprio questo, un giuramento silenzioso che aspira a chiamare la propria felicità con il nome della persona che, con quel mignolo, detiene l'altro capo del nostro filo rosso?
Ognuno di noi provi a tirare il suo cordoncino.
Chissà che la vostra persona non si senta strattonare dal mignolo e che non possa entrare nella vostra vita qualcuno di meraviglioso, chi lo sa...

LA TRAMA
L'amore non è semplice, ma è fatto di cose semplici.
Ha bisogno di dettagli, di sorrisi, di parole giuste sussurrate all'orecchio.
Ha bisogno di mani forti, di spalle larghe, di cuori in grado di lottare.
Non servono gesti eclatanti, non serve gridare.
Quando ci si innamora di un'anima, quello che conta è lasciarsi andare.
Ora che la storia con Giovanni è finita, il mondo di Camilla ha la forma grigia e prevedibile della sua solitudine.
La casa vuota, un lavoro noioso, il silenzio che pian piano avvolge ogni cosa.
Poi, un giorno, Matilde le sorride. E all'improvviso tutto cambia: Camilla credeva di aver perso l'amore, e invece eccolo esplodere ancora, in una forma inattesa. Matilde, con le sue gambe lunghe e la sua allegria contagiosa, le fa venire voglia di baci, di ridere a crepapelle, di vivere forte. E di riscoprire passioni che trascura da troppo tempo, come la scrittura.
Vuole condividere le sue parole, regalarle ai passanti, urlare al mondo la sua felicità.
All'inizio è un gioco: dei bigliettini da appendere per le strade della sua Torino. Poi, però, qualcuno le risponde con una firma dolce e misteriosa: Zucchero Filato.
Chi si nasconde dietro questo nome? E perché, ogni volta che lo legge, il cuore di Camilla ricomincia a fare le capriole?

IL LIBRO
Titolo: Zucchero Filato
Autrice: Cristiana Tognazzi
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 251
Formato cartaceo: €16,00
Formato digitale: €8,99
Genere: romanzo rosa, narrativa
Scrittura: dolce e leggera, sa proprio di zucchero filato...
Cristiana Tognazzi regala ai lettori un vero e proprio manuale per la felicità.
"Zucchero filato" è antidoto e veleno.
Suggerisce la cura per tornare a stare bene, ma al tempo stesso colpisce tutti quelli che sono i punti deboli di ogni essere umano, facendo sentire il lettore nudo e fragile come non mai.
Prima di leggere questo romanzo ero una larva bisognosa di cura, affetto e parole dolci e dopo questa dose di zucchero sono diventata una piccola farfalla pronta a spiccare il volo, da sola.
Cristiana Tognazzi, attraverso il personaggio di Camilla e le sue parole d'amore sparse per la città di Torino, accompagna il lettore in un cammino di ricordi, emozioni e promesse.
Una magnifica opportunità per tornare ad essere bimbi, camminando con un enorme zucchero filato stretto fra le mani...

LA RECENSIONE
Questo romanzo rosa è dedicato a chi ha scelto di amare, di amare forte.
"Zucchero filato" è dedicato a chi dà importanza ai dettagli e non pretende gesti eclatanti in amore.
Questa dolce commedia romantica, tutta al femminile, è dedicata a chi ha saputo aspettare l'alba ed ora può godersi l'inizio di un nuovo giorno e, perché no, anche di un nuovo amore.

"Zucchero filato" narra la storia d'amore di Camilla e di Giovanni, di Cami e Matilde, di Milla e Zucchero_filato.

Camilla è una ragazza di trentacinque anni, alle prese con una vita che lei è solita definire caos.
"Stavo pensando che stasera non torno e che non torno neanche domani.
Forse è giusto prendersi del tempo. Stammi bene.", sono le ultime parole di Giovanni che, dopo dieci lunghi anni di relazione, lascia Camilla per messaggio.
La loro relazione era caduta vittima della monotonia, del silenzio e dell'abitudine e quelle poche righe sembravano essere inevitabili.
E' possibile aver condiviso tanto, forse troppo con una persona e finire per vederla come un comunissimo sconosciuto?
Il dolore esige di essere vissuto e la protagonista passerà novantasette giorni a crogiolarsi nella sofferenza e nella solitudine, che tanto la terrorizza.

Dopo la pioggia, però, arriva l'arcobaleno talvolta.
E se questo avesse delle labbra rosse, dei capelli lunghi che ricadono su una spalla e il nome di Matilde?
Una semplice collega di lavoro sembra essere l'amore che Cami stava aspettando da tanto...
Le cose belle arrivano quando meno ce le si aspetta, no?
L'amore non bussa, l'amore spalanca la porta e irrompe nella vita di ciascuno con la forza di un uragano.
L'amore è amore, che sia fra due donne, due uomini o un uomo e una donna.
Cami è sempre più confusa, sembra che ora anche le relazioni sentimentali siano diventate un caos, esattamente come la sua vita.
E' davvero possibile che lei possa provare dei sentimenti così forti per un'altra donna?

Milla ama scrivere dall'età di sedici anni.
In una borsa di una donna quali sono gli oggetti indispensabili? Per Milla una penna, la sua preferita e una Moleskine.
Un movimento di emancipazione della poesia, il MeP, sta disseminando foglietti colorati e pieni di parole d'amore in giro per la città di Torino.
Qualche passante si fermerà davvero a leggere ciò che qualche sconosciuto ha voluto lasciare in giro per la metropoli?
Andiamo sempre tutti di fretta...eppure qualcuno sembra aver trovato il tempo di fermarsi un secondo e di dedicare qualche dolce parola a Milla, rispondendo per iscritto ai biglietti che lei si impegna ad attaccare alla pensilina della fermata del tram.
Nessuna firma, nessun indizio. Solo una calligrafia e qualche parola d'amore.
Milla vuole essere trovata da questo sconosciuto che si prende la briga di dedicarle il suo tempo, facendola sentire apprezzata ed è così che l'estraneo prende il nome di Zucchero_filato e scrive a Milla sul suo blog.
Chi si nasconde dietro a quel nome? Lo zucchero filato piace quasi a tutti, ma non a Milla, che quando lo assaggiò da piccina rimase delusa dal gusto.
Zucchero_filato la deluderà esattamente come fece, anni prima, l'omonimo dolce?

Giovanni. Matilde. Zucchero_filato.
L'errore più grande sarebbe rinunciare a chi ti fa stare bene.
Camilla vuole essere felice, felice da far schifo.
Chi tra il suo ex, la sua collega di lavoro e l'adorabile sconosciuto darà il proprio nome alla felicità della ragazza?

NEL LIBRO
"Mi affeziono alle persone troppo facilmente.
Ripongo in loro tutta me stessa, fiducia compresa, e quando mi tradiscono resto delusa.
Sono una che nota i dettagli, che dà peso alle parole, ai messaggi, alle sorprese.
So dare cento a chi dà dieci e poi magari mi lamento di quel poco che ricevo senza accorgermi del fatto che dall'altra parte il mio lamentarmi è considerato solo un peso.
Io sono così, non sono capace di amare a metà.
Io do tutto, tutto quello che posso e, quando vedo che dall'altra parte non è lo stesso, mi convinco che posso farcela per entrambi, che posso amare anche per due.
Mi faccio carico dei malumori altrui e cerco sempre il modo di scacciare via i pensieri negativi.
Io sono questa."

LA MIA OPINIONE
Non è stato facile superare il blocco del lettore, riprendere a leggere dopo mesi e mesi di totale astinenza dalla lettura e, soprattutto, trovare il libro giusto.
"Zucchero filato" è capitato sotto ai miei occhi e nella mia vita per caso, quando ne avevo maggiormente bisogno, nel momento giusto.
Mi è bastato leggere un passo del romanzo, postato su Instagram da Cristiana Tognazzi, per capire che il suo libro mi aveva scelta e che dovevo assolutamente leggerlo.
Era lui. Il libro giusto.

Cristiana Tognazzi mi ha salvata, non c'è una sola frase che non sia sottolineata all'interno di quel centinaio di pagine.
"Sei le frasi che sottolinei nei libri", mi era capitato di leggere una volta e posso affermare con orgoglio di essere interamente fatta delle parole di Cristiana che, con una semplicità disarmante, ha scavalcato i miei muri (che sono tanti) e si è intrufolata nel mio cuore leggermente a pezzi, che lei ha provveduto a rimettere a posto.

"Zucchero filato" è stato il mio rifugio, il mio arcobaleno dopo la tempesta.
Non sarò mai grata abbastanza a Cristiana Tognazzi per avermi fatto sentire apprezzata, unica, speciale e capita.
Le parole ti salvano, ma quelle di Cristiana ti curano.

Questo romanzo è una lettura particolare.
La storia d'amore narrata all'interno è del tutto innovativa, inusuale e proprio per questo autentica.
Non sono molti i libri che emancipano le relazioni in ogni loro forma e "Zucchero filato" potrebbe essere uno dei tanti primi manifesti e inni all'amore, quello puro e che non conosce distinzioni tra sesso e razza.

La felicità di ognuno di noi ha un nome, il suo è stato quello della mia felicità, giusto il tempo di un istante, giusto il tempo di capire che la mia felicità sono io.

IL MIO GIUDIZIO

Alla prossima recensione!

1 commento:

Lunatica_Pazza ha detto...

Ciao, potresti dirmi se è adatto per una ragazzina di 13 anni?