2021-07-25

REVIEW PARTY: "L'ALCHIMIA DEGLI OPPOSTI" di LUCIA GUGLIELMINETTI E FEDERICA SOPRANI



Un bel sorriso, mostrando i canini scintillanti, per festeggiare la nuova uscita edita Sága Edizioni!

Il segreto per condurre un'esistenza felice è desiderare nulla di meno di ciò che si ha e possedere l'immortalità può forse rendere felici noi vili umani, ma qualche vampiro potrebbe non pensarla allo stesso modo...

LA COPERTINA

Essere costretti a vivere la propria vita in solitudine, bloccati nell'istante prima di esalare l'ultimo respiro, non è ciò che di più bello al mondo si possa desiderare.
Un vampiro non dovrebbe provare emozioni, dopotutto non rimane più nulla della sua anima, almeno quella è potuta sfuggire all'eternità...ma quando, pur non respirando, si sospira dinanzi a un'altra creatura orribile, cosa può voler dire? 
Forse non tutti gli organi hanno cessato la loro funzione durante la metamorfosi, il cuore attendeva una ragione valida per battere ancora una volta o una persona speciale.

LA TRAMA
Londra, una sera qualunque.
Due antichi vampiri si ritrovano per caso nello stesso locale notturno, uno dei tanti che bazzicano per attenuare la noia di un’esistenza interminabile.
Guillaume de Joie, francese, bello e letale come una meravigliosa pianta carnivora.
Raistan Van Hoeck, olandese, affascinante, feroce, del tutto imprevedibile, e ancora così spaventosamente legato alle passioni umane.
Guillaume non si può sottrarre a una sfida così irresistibile.
Dopo un primo, tempestoso incontro, i due immortali si rendono conto che c’è qualcosa nell’altro che stuzzica la rispettiva curiosità e decidono di approfondire la conoscenza. Scopriranno così un bisogno reciproco che nessuno dei due è disposto ad ammettere. Riusciranno a mettere a tacere i fantasmi del passato che li vogliono condannati alla solitudine eterna?
Tra spaventose disavventure nel mondo degli umani e le insidie della politica vampira, i primi cinque racconti di una vicenda in cui l’alchimia è tutto.

IL LIBRO
Data di uscita: 23 luglio 2021
Titolo: L'alchimia degli opposti
Autrici: Lucia Guglielminetti e Federica Soprani
Editore: Sága Edizioni
Collana: Camelot
Pagine: 400
Versione cartacea: €19,90
Versione digitale: - 
Genere: narrativa fantastica, m/m romance
Scrittura: i canini stanno perforando la candida e morbida pelle del collo e, mentre il sangue scorre a fiotti dritto in gola, le immagini di un ricordo lontano compaiono dinanzi agli occhi socchiusi e in quel preciso istante un legame indissolubile si crea tra due persone che, seppur non conoscendosi, hanno scovato l'uscio accostato che consente l'accesso all'ultimo briciolo di umanità rimasto a chi, di umano, non possiede più nulla.
Non sono un vampiro, eppure sono entrata nell'anima delle due penne che hanno descritto un momento così intimo e irreale, per quanto realmente agognato da chi vorrebbe davvero conoscere a fondo la propria persona.

LA RECENSIONE
"L'alchimia degli opposti" è l'inutile vivere morendo, che diviene degno di essere vissuto, pur consapevoli di ciò che ci aspetta quando le lancette smetteranno di tichettare.

Guillaume de Joie è un vampiro che sorseggia champagne, in compagnia di belle donne e affascinanti uomini, d'altronde perché dovrebbe negarsi a qualcosa quando i piaceri della vita sono tutto ciò che gli rimane di quella parola senza senso?
Possedere lo charme e l'educazione francesi non gli sono di aiuto quando la solitudine lo schiaccia, mettendolo all'angolo di un'esistenza condotta già di per sé in penombra, lontano da sguardi indiscreti e curiosi.

Raistan Van Hoeck è un vampiro che sorseggia vodka, rigorosamente da solo, dopotutto è condannato alla solitudine e arrendersi all'inevitabile è l'unico modo per sopravvivere.
I tratti olandesi lo rendono una creatura irresistibile, senza che lui nemmeno se ne accorga, pronta a dare in incandescenza in qualsiasi momento perché, in una vita senza fine, tutto è concesso, persino nutrirsi davanti allo sguardo stupefatto dell'ennesimo insulso umano.

Il locale notturno Steel Flamingo, relegato in uno dei tipici sobborghi di Londra, sembra essere il luogo adatto per sbronzarsi dopo una notte a caccia, insoddisfacente per Raistan ma propizia per Guillaume.
Fiumi di alcool, musica a tutto volume e fiotti di sangue che scorrono dentro migliaia di corpi ammassati e sudaticci in mezzo ad una pista da ballo, che funge da vetrina per due dei vampiri più antichi del mondo e affamati...e uno sguardo.

Non appena gli occhi dell'immortale francese vengono catturati dal volto rigido e dagli atteggiamenti furiosi di un affascinante ragazzo, Guillaume è consapevole che quell'incontro fortuito non potrà considerarsi un episodio isolato, ma una serie di vicissitudini che scuoteranno il noioso susseguirsi dei giorni nella City.
Raistan, d'altro canto, non sopporta quello sguardo fisso su di sé e vuole solo annegare i suoi dispiaceri nell'alcool e nel sangue di un umano a caso che attira il suo olfatto senza però permettersi di mancare di rispetto a quella creatura immortale, molto più antica di lui.

Le buone intenzioni di Guillaume e Raistan vanno a farsi benedire, quando senza un senso logico, si ritrovano a salvare una donzella da un molestatore che finisce privo di vita a terra e in un cubicolo del bagno con la donna in pericolo.
Van Hoeck inizia ad averne abbastanza di quella checca francese che continua a stargli tra i piedi e che pretende persino di condividere un pasto ed escogita un piano per incastrarlo per l'omicidio dello stupratore, lasciandolo in balia di un gruppo di omoni inglesi decisamente arrabbiati e desiderosi di fare le veci della giustizia.
Il pentimento giunge svoltato l'angolo del locale e, in sella alla sua moto, decide di aspettare Guillaume per trarlo in salvo e offrigli un passaggio a casa, se uscirà vivo da quel bagno puzzolente.

La serata di Raistan e Guillaume si protrae fino alle prime luci dell'alba, in mezzo a fiori e piante nei Kew Gardens e, complice la magia della flora londinese, Raistan si abbandona agli impulsi primari del suo corpo freddo e rigido, finendo per intrufolarsi nei ricordi più reconditi del Fiorellino francese, succhiandogli la vitalità dal collo invitante.
Da quel preciso istante, i due vampiri sono legati per l'eternità e la solitudine non è più una condanna da fronteggiare secolo dopo secolo, perché ovunque saranno sapranno ritrovarsi.

Guillaume e Raistan sono così diversi...riuscirà la loro alchimia a sopravvivere al terrificante mondo umano, alle leggi di quello vampiresco e alle creature che si celano nell'ombra?

NEL LIBRO
Un vampiro desiderò ciò che aveva desiderato da quando poteva ricordare, da quando la sua esistenza era divenuta quell’inutile morire vivendo.
Che la notte non finisse mai.
...
Sollevò una mano e l'affondò nella massa ancora umida dei capelli di Raistan.
Amico. Amante. Compagno. Suo.
Parole, parole che potevano aver senso per gli umani, così ossessionati dal dover dare un nome a ogni cosa. Come se imporre un nome potesse rimandare l'inevitabile, impedire alle cose di finire, ingannare il tempo.
Per chi, come loro, si faceva beffe della morte, non erano che suoni scagliati nell'indifferenza siderale, destinati a spegnersi senza lasciare eco.

LA MIA OPINIONE
Ho un debole per le creature vampiresche, le leggi che disciplinano la loro irruente esistenza e i rapporti che sono in grado di instaurare, pur non possedendo un cuore palpitante e un'anima in grado di provare emozioni umane.
Raistan e Guillaume non sono vampiri da quattro soldi o da pellicola smielata, piuttosto delle figure sovrannaturali spietate e assetate di sangue che non ponderano la loro sete in base all'umano innocente o con cui hanno un legame che gli si para dinanzi, quando i loro canini spuntano lucenti dalle loro bocche rosee.

Trovo affascinante come, da delle menti malate (ognuno possiede qualche porzione di emisfero celebrare oscuro), nel corso della storia sia nata una realtà sovrannaturale in cui i vampiri conducono la loro eterna esistenza nel mezzo di quella dell'umanità e che possiedano un codice scritto che, pur in balia degli istinti, gli conferisca dei paletti da non oltrepassare per consentire il quieto vivere della loro specie e di chissà quale altre strambe e di cui noi comuni mortali non siamo nemmeno ancora a conoscenza.

"L'alchimia degli opposti" non racconta del legame di due vampiri appartenenti entrambi al genere maschile, ma narra di un mondo come il nostro abitato da creature leggermente diverse, ponendo al centro di questo mappamondo il filo che lega i canini di due uomini che non sono solo amanti, ma l'essenza stessa di cui hanno bisogno entrambi per non impazzire, strappando insieme l'ennesima pagina di calendario del giorno appena trascorso di un altro secolo passato a guardare il sole sorgere e poi tramontare.

Non sono un vampiro e quindi non sarò mai in grado di comprendere cosa significhi realmente la parola eternità, ma in fondo è solo una parola in mezzo a tante altre e come tale priva di un senso...ciò che conta sono Raistan e Guillaume, che ogni notte sparano alle stelle, distesi sull'erba dei Kew Gardens.

IL MIO GIUDIZIO



Alla prossima recensione!

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