2021-04-11

"LA PICCOLA LIBRERIA DI NEW YORK" di MIRANDA DICKINSON

Bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:

Il profumo dell'inchiostro, il rumore della carta che scorre sulle dita e la compagnia dei personaggi è tutto ciò di cui un lettore necessita per sorridere.

LA COPERTINA


Sull'Ottava Avenue di Brooklyn, una ragazza dai capelli rossi passeggia tra gli scaffali della libreria indipendente Hudson River Books, con in mano un pacchetto.
Dei graziosi disegni realizzati a mano abbelliscono l'altrimenti anonima carta da pacchi e una lettera, scritta dalla mano stanca di una nonna, abbraccia il libro misterioso.
I topolini dei libri consigliano le letture giuste al momento giusto, non rimane dunque che aprire il volume nella pagina indicata dal segnalibro decorato e vivere l'attimo leggendo.

LA TRAMA
Quando il suo ragazzo la lascia per l’ennesima volta, Bea James, proprietaria di una libreria a Brooklyn, prende una decisione. 
Basta uomini, basta cuori infranti, basta dolore.
Il suo lavoro le piace e i libri l’hanno sempre salvata, l’importante sarà riuscire a stare lontana dall’altro sesso.
Jake Steinmann, uno psichiatra che viveva a San Francisco, è pronto a ricominciare, dopo la fine del suo matrimonio.
D’ora in poi ci sarà un unico amore nella sua vita: New York.
Bea e Jake si conoscono a una festa in cui sono gli unici single, e quando parlano si trovano d’accordo su una cosa: nessuno di loro due vuole avere alcun genere di relazione sentimentale. Ma la città ha altri piani per loro... 

IL LIBRO
Titolo: La piccola libreria di New York
Autrice: Miranda Dickinson
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 382
Versione cartacea: €9,90
Versione digitale: €3,99
Genere: romanzo rosa, romanzo contemporaneo
Scrittura: quando presi in mano la mia prima lettura, scelsi di non smettere mai di vivere infinite esistenze.
Se solo potessi, ora sceglierei di vivere per sempre all'interno della libreria Hudson River Books.

LA RECENSIONE
"La piccola libreria di New York" è l'unico libro che pare attirare l'attenzione del lettore in mezzo a tantissimi altri volumi presenti sugli scaffali della libreria.

Bea James sta inscatolando tutti i romanzi rosa, chiudendo all'interno dello scatolone anche l'amore stesso.
Accecata dalle emozioni, per anni ha minimizzato e giustificato i comportamenti scorretti e le mancanze del suo ragazzo, rifiutandosi di ammettere a se stessa che ciò che ha sempre desiderato da una relazione è ben differente da ciò che Otis può e vuole offrirle.
Rimanere delle ore intorno a una tavola imbandita insieme alla sua famiglia in attesa dell'arrivo del suo compagno, sembra aver svegliato in Beatrix la consapevolezza che quel ritardo ingiustificato, ad una cena che lui stesso ha organizzato, non è altro che l'ennesimo abbandono di Otis nei confronti della donna che dovrebbe sempre mettere al primo posto e che puntualmente viene battuta dalla professione di gallerista e collezionista d'arte.
Delle pennellate di pittura sembrano aver diviso Bea e l'uomo, che forse quella sera le avrebbe chiesto la mano, per sempre.
Dopotutto Bea non è mai stata sola, è sempre passata da una relazione fallimentare all'altra senza mai comprendere che l'amore non è tutto e quindi da questo momento non significherà più niente per lei.

Jake Steinmann ha inscatolato i suoi effetti personali e si sta chiudendo alle spalle la porta della casa che, fino a quel momento, condivideva con la moglie.
Fiducioso del loro rapporto, non aveva mai realizzato quanto Jessica fosse infelice e incastrata all'interno del matrimonio.
La richiesta di divorzio è stato un fulmine a ciel sereno nella vita di Jacob che anni prima si era perdutamente innamorato di Jess e aveva deciso di seguirla dall'altro capo degli States, in California, per iniziare una vita con lei e la sua professione di psichiatra.
Jake proprio non capisce quali siano le ragioni che hanno spinto la donna, che ama ancora come il primo giorno, a rinunciare a lui e a ciò che condividono, ma non ha altra scelta se non accettare la sua decisione e fare ritorno a casa sua, nella città che non dorme mai e passare notti insonni al ricordo di ciò che lui e Jessica sono stati.
Magari lei cambierà idea, magari è solo un periodo passeggero, magari...Jake deve riprendere a vivere.
Dopo aver firmato le carte del divorzio, il dottor Steinmann sarà solo e l'amore non tornerà più a bussare alla sua porta, specie dopo aver cambiato indirizzo.

Per riprendersi da una delusione d'amore ci si deve tenere impegnati!
Bea infatti è totalmente immersa nei preparativi del primo evento letterario con uno scrittore di successo della Hudson River Books che vede come ospite d'onore Celia Reighton, la ragazza di suo fratello Stewart e Jake si sta divertendo ad interpretare il ruolo di party planner, organizzando la festa di fidanzamento di suo fratello Ed e della futura cognata Rosie Duncan.
La lista degli invitati di entrambi gli eventi si assomiglia per certi aspetti...Bea conosce Rosie alla presentazione del libro di Celia e viene invitata, a sua volta, al party in onore dei futuri sposi come più uno del fratello.

Lo skyline di New York è spettacolare se ammirato dal loft in cima ad uno dei tanti grattacieli e Jack non poteva scegliere location migliore per l'evento che celebra  l'amore tra suo fratello e l'affascinante fioraia inglese.
Come ogni festa che si rispetti l'intoppo è inevitabile e il catering del ristorante Chez Henri non è al completo e Jake si vede costretto a sostituire il barista servendo alcolici per l'intera serata.
Tornare dopo anni dietro al bancone di un bar non è poi così male, specie se ci si ritrova a servire calici di vino ad una bellissima ragazza dai capelli rossi.
Il lavoro di barman prevede anche che, talvolta, si debba interpretare il ruolo di psicologo e quella donna sembra proprio avere un disperato bisogno di parlare con qualcuno tra un sorso e l'altro.
Gli alcolici danno alla testa e forse è per questo che Bea e Jake, stringendosi il mignolo, sigillano la promessa di non avere mai più relazioni.

L'indomani entrambi ripensano alla serata e si pentono di non essersi chiesti il numero di cellulare, ma la città delle seconde occasioni offre loro un'altra chance e Kowalski's ci mette lo zampino!
Dopo una cena imbarazzante nel ristorante più kitsch dell'Upper West Side, Beatrix e Jacob decidono di rivedersi ogni weekend con il pretesto di visitare la città che entrambi amano alla follia, scegliendo a turno un sito d'interesse personale.
Il Pond di Central Park e l'esterno e il soffitto della Grand Central riportano alla loro mente ricordi indelebili e vedere un luogo familiare con occhi nuovi li affascina a tal punto da continuare la loro esplorazione.
Conoscersi senza impegno, senza l'ansia dei primi appuntamenti e senza l'intenzione di mostrare solo il meglio di sé per fare bella impressione è ciò di cui Bea e Jake hanno bisogno e il non doversi preoccupare di piacere l'uno all'altra gli permette di stringere in brevissimo tempo un forte legame...d'amicizia.
Dopotutto Jake è alle prese con le pratiche del divorzio e la ricomparsa di Jessica e Bea invece vuole avere delle risposte da Otis in merito al risvolto della loro relazione.

Jake Steinmann e Bea James sono invitati alle nozze dell'anno.
L'amore di Edward e Rosie non fa che riportare alla mente i ricordi che entrambi custodiscono di un matrimonio quasi fallito e di una proposta ancora in sospeso.
Il patto può rompersi, ma solo per chi ne vale davvero la pena.

NEL LIBRO
"Se la vita vuole portarti su una strada, prima o poi ci finirai di nuovo, più e più volte.
La vita è come il nastro trasportatore dei bagagli all'aeroporto: se non prendi la tua valigia la prima volta, continuerà a passare finché non l'afferrerai."

LA MIA OPINIONE
I topolini dei libri di nonna Dot devono avermi fatto visita, perché "La piccola libreria di New York" è il libro giusto al momento giusto.

Ritrovare tra queste pagine il cameo di personaggi de "Favola d'amore a New York" è stato come tornare a casa ed essere di nuovo sopraffatta dal profumo intenso che si cela dietro la porta di Kowalski's.
Ci si immagina sempre cosa ci sia dopo la parola fine e Miranda Dickinson ha voluto permettere ai lettori di godere ancora un po' della presenza dei personaggi del suo precedente scritto, non rendendoli nuovamente protagonisti ma bensì dei mitici aiutanti, senza i quali uno psichiatra non avrebbe ancora compreso una testa rossa.

Ho divorato il terzo romanzo della triade firmata Dickinson e non nascondo che tornerei seduta stante tra le sue pagine, ancora e ancora all'infinito!
A pochi libri viene conferito il potere di commuovere il lettore, facendolo sentire irrimediabilmente disperato voltata l'ultima pagina e questo per me è sicuramente uno dei pochissimi.
Forse un giorno volterò l'ultima pagina di questo meraviglioso romanzo, mi alzerò dalla panchina e guarderò il Pond commuovendomi esattamente come Bea James rammentò a pagina settecentonove e dieci.
Da sempre desidero vedere la Grande Mela e arriverà il giorno in cui percorrerò tutte le strade segnate dalle orme di Edward e Jacob Steinmann, Rosie Duncan e Bea James.

La vita può regalare magia dove meno ci si aspetta di trovarla e per un po' sono stata felice tra queste pagine profumate.
Il prossimo luogo deve essere senz'altro NYC!

IL MIO GIUDIZIO




Alla prossima recensione!

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