"LE MELODIE DELLA TEMPESTA"
di ENRICO PEDACE
Bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri miei adorati lettori! (:
E' facile innamorarsi di qualcuno per la prima volta, ma provate ad innamorarvi di nuovo dopo il dolore e i lividi sul cuore...forse l'amore inizia proprio lì, quando nonostante si sappia cosa voglia dire soffrire, si sceglie di rischiare ancora.
LA COPERTINA
Marco e Sara, Laura e Alessandro si sono promessi l'un l'altro amore eterno eppure il sentimento verso chi credono di amare sembrerebbe essere scaduto in semplice abitudine.
Nella cucina di un lussuoso ristorante nel centro di Roma nasce un secondo amore che, in confronto al primo, pare essere la fine di una lunghissima e violenta tempesta che porta con sé l'arcobaleno e la gioia di veder il sole tornare a splendere...
LA TRAMA
Roma, maggio 2018. Marco è un uomo di 36 anni che, dopo aver abbandonato gli studi di biologia all’università, ha deciso di intraprendere il percorso culinario e diventare uno chef. Raggiunto il suo obiettivo, ha iniziato a lavorare nel ristorante del suo grande amico Antonio e, vista la grande amicizia e la sintonia che c’è tra i due, Antonio ha invitato Marco a diventare socio del ristorante. Marco è sposato con Sara, sua coetanea. I due si sono conosciuti all’università durante le lezioni di chimica inorganica del corso di Laurea in Scienze Biologiche. Sara, a differenza di Marco, ha continuato gli studi biologici con grande successo arrivando ad ottenere un ruolo al Centro Nazionale delle Ricerche. Marco e Sara, però, attraversano un periodo di crisi dovuto al fatto che Sara è molto presa dal lavoro e dagli impegni che ne conseguono, arrivando a dimenticarsi della giornata che Marco aveva preparato solo per loro due. Quest’ultimo evento è la goccia che fa traboccare il vaso, scaturendo in Marco dei seri dubbi sulla fedeltà della moglie. Sentendosi trascurato e avvertendo la distanza affettiva della moglie, giunge alla decisione di confessare a Sara tutto il suo malcontento, chiedendole di essere sincera con lui. La sincerità di Marco non viene purtroppo ripagata e riconosciuta da sua moglie che, anzi, lo accusa di essere insensibile ed infantile. Tutto ciò causa in Marco una iniziale confusione e un senso di frustrazione. Al ristorante incontra la sua collega pasticcera, rientrata dopo un anno trascorso all’estero per frequentare un corso di specializzazione, si tratta dell’affascinante e sensuale Laura, sposata con un medico. Marco scopre di essere terribilmente attratto da lei e il suo desiderio culmina nella realtà quando scopre che anche Laura nutre una certa attrazione per lui. È l’inizio di una folle, intensa ed ardente relazione che porta i due giovani amanti ad addentrarsi nel vortice del tradimento…
IL LIBRO
Titolo: Le melodie della tempesta
Autore: Enrico Pedace
Editore: Un cuore per capello
Pagine: 256
Versione cartacea: 11,00€
Versione digitale: 1,99€
Genere: narrativa, romanzo rosa
Scrittura: sublime come le pietanze preparate da uno chef ed una pasticciera, irruente come una tempesta, dolce come i ricordi che rievocano certe canzoni, passionale come un tradimento.
LA RECENSIONE
"Le melodie della tempesta" è la colonna sonora che accompagna i tuoni di una tempesta e, nota dopo nota, tornerà a spendere il sole grazie a sguardi travolgenti scambiati furtivamente, profumi inebrianti provenienti dalla cucina di un noto locale romano e ad una relazione extraconiugale...
Marco è sposato con Sara e, dopo dieci anni, il loro matrimonio è ormai appeso ad un filo, lo stesso che i due coniugi sostengono a stento aggrappandosi pericolosamente e faticosamente ai capi opposti.
I loro cuori hanno preso a battere insieme all'università, tra spiegazioni di chimica inorganica e ambizioni, quando condividevano il medesimo sogno di laurearsi in scienze biologiche e farsi spazio tra i nomi illustri della biologia e hanno smesso di avere la stessa frequenza cardiaca a seguito della decisione di Marco di dedicarsi alla passione culinaria da troppo sopita e dell'ostinazione di Sara che si è fatta strada nel campo della scienza iniziando a dirigere moltissimi progetti di ricerca che la tengono lontana dal suo primo e unico amore per giorni o settimane.
Anima, corpo, mente e cuore dovrebbero appartenere alla persona che si ama, eppure i cammini degli sposi si stanno dividendo giorno dopo giorno sempre un po' di più, perché Sara continua a scegliere di vivere per il suo lavoro...ma Marco nonostante tutto resta al fianco della moglie nella speranza che tra un progetto e l'altro lei possa notare la presenza dell'uomo che dovrebbe amare più di qualsiasi cosa.
Prima o poi anche lui riporrà le armi e capirà che per lottare e amare in un rapporto sano e vero bisogna essere in due, non importa se il suo amore è talmente infinito da poter bastare per entrambi con impegno e dedizioni costanti.
Laura è sposata con Alessandro, un importante medico sempre in giro a salvare vite mentre lei crea torte spettacolari nella cucina, guidata da Chef Marcolì, di uno dei locali più in voga della capitale italiana.
Intenzionata a non mettere in pausa la propria vita limitandosi ad aspettare a casa il ritorno del marito, la donna sceglie di partire per un anno e di seguire un corso di specializzazione in arte culinaria del cioccolato.
Trecentosessantacinque giorni lontano da Roma, dal suo amore e dai suoi affetti le permetteranno forse di capire che la sua esistenza non deve dipendere da un uomo la cui assenza viene da lei interpretata come amore.
Marco ama Sara e per tentare di salvare il loro matrimonio è anche riuscito ad ottenere il famigerato giorno libero dal lavoro e ad organizzare una romantica giornata solo per loro due, senza idee di nuovi menu da proporre al ristorante e chiamate di lavoro per assumere la direzione di nuovi progetti di ricerca utili alla biologia globale.
Il lavoro, però, ha completamente assorbito la moglie a tal punto da farle scordare irrimediabilmente di quelle uniche ventiquattro ore, da ormai un paio d'anni, che avrebbe potuto passare insieme al marito.
Una mattina come tante altre Marco si sveglia alle prime luci dell'alba concedendosi tre dei piaceri più estremi della vita: stiracchiarsi tra le lenzuola calde e accoglienti dando il giusto input al proprio corpo per affrontare la giornata, camminare a piedi nudi sul parquet di legno e sentire alleggiare nell'aria l'aroma di caffè nero e bollente che viene su dalla Moka.
Un altro degli indiscussi rituali mattutini non dovrebbe essere svegliarsi, girarsi dall'altro lato del letto e dare il bacio del buongiorno alla moglie Sara? Peccato che lei stia già uscendo di casa sfilando con le sue décolleté e la ventiquattrore sotto braccio, come se non fosse successo niente tra loro e la porta sbatte rumorosamente così come l'ennesima crepa nel loro rapporto...
Mentre Marco si confida, davanti al secondo caffè amaro e caldo della giornata, con l'amico storico Antonio, nonché proprietario del ristorante in cui lui opera in veste di chef, qualcosa (o meglio, qualcuno) sta per cambiare la sua vita...Laura, la pasticciera dello staff, sta tornando dal suo anno all'estero e come non mai il giovane cuoco comprende che quella collaboratrice con cui si è sempre punzecchiato le è mancata infinitamente.
Quando Marco varca le porte della cucina e la vede in tutto il suo splendore non può fare a meno di correre ad abbracciarla e baciarla sulle guance, sinceramente felice di rivederla.
Un servizio dopo l'altro, i piatti dello chef si accompagnano magnificamente ai dolci innovativi di Laura e le loro bocche si assaggiano, constatando di non voler mai più fare a meno del loro sapore.
Marco e Laura sono sposati e stanno combinando un guaio...tradire i rispettivi coniugi è così vile eppure nessuno dei due prova rimorso o pentimento e scelgono insieme di vivere giorno per giorno, godendosi l'emozione più bella che l'amore gli abbia mai concesso da quando hanno amato per la prima volta.
I Castelli Romani e la capitale faranno da sfondo ad un tradimento che porrà fine ad una tempesta che dura da troppo tempo, donandosi le melodie che l'amore merita.
NEL LIBRO
Ero entrato in un vortice. Il vortice di una tempesta che stava per travolgere me e tutto ciò che mi stava intorno e dovevo per forza trovare l'equilibrio per poter navigare in un mare che è sempre in tempesta.
...
Tutto era iniziato con una tentazione, quella incontrollabile ed irrefrenabile voglia di avvicinarmi a Laura.
All'inizio sembrava una banale tentazione, ma in realtà quando si tratta di essere tentati da un'altra persona, non è mai banale.
Noi pensiamo e inconsciamente dentro di noi, speriamo di riuscire a controllarla, ma a volte assume così tanta forza che ci trascina scaraventandoci nel vortice di una tempesta, la quale è impossibile da controllare e inevitabilmente ci travolge isolandoci da tutto ciò che ci sta intorno.
LA MIA OPINIONE
Enrico Pedace dona nuova vita al tradimento che, se visto tra le righe del suo manoscritto, non sembra solo un atto crudele e meschino mirato a far soffrire chi si tradisce bensì, spesso, una scelta...quella di amare prima se stessi, perché in fondo non è poi così sbagliato essere egoisti e fare ciò che si sente di fare quando se ne ha voglia.
E' più ipocrita chi pensa tutto ciò, ma non ha abbastanza coraggio e amor proprio per trasformare i pensieri in azioni, anche se queste possono ferire l'altra persona e far stare bene se stessi, che sia per un breve attimo fugace o per la vita.
Si fanno tante scelte, prediligendo sempre quelle mascherate da giuste, ma se qualche volta si scegliessero le più sbagliate solo in apparenza?
"Le melodie della tempesta" ha rappresentato una vera e propria sfida ed una lettura a tratti nemica sin dalla trama. Ho vissuto sulla mia pelle un tradimento e leggere di chi sceglie di tradire e ometterlo a chi ama andava inizialmente contro ogni volontà del mio cuore e in particolare modo del mio orgoglio.
L'argomento era assai spinoso e avevo timore di rovinare il libro di un autore, per il semplice motivo che narrava di una delle mie più grandi sofferenze, senza concedergli nemmeno una chance e leggendolo freddamente.
Invece ho scelto consapevolmente di correre il rischio di farmi del male da sola e di calarmi nei panni di chi tradisce, sforzandomi di capirne le molteplici motivazioni e la dinamica e ad oggi sono qui a ringraziare infinitamente Enrico Pedace e la sua incredibile tenacia nel narrare del "cattivo della storia d'amore" per antonomasia.
Nel corso della narrazione mi sono immedesimata in ogni singolo personaggio della narrazione, ognuno dei quali ha un ruolo inconsapevolmente fondamentale nella relazione extraconiugale di Marco e Laura e sono finita per ritrovarmi maggiormente proprio in loro due...coloro che appena aperto il libro detestavo ancor prima di conoscere, per il semplice fatto che l'etichetta "traditori" troneggiava su tutto ciò che invece posso dire con certezza li classifica come coraggiosi, perché ci vuole coraggio per imbattersi in una tempesta e correre il rischio di passare per i cattivi della situazione quando, invece, si sta solo cercando di respirare a pieni polmoni e sorridere sinceramente anche se nel cercare di farlo ci si deve avvicinare ad una persona che non è quella che si pensava di amare fino al giorno prima.
Tradire ha infinite sfaccettature e altrettanti espedienti, c'è chi omette e non se ne pente trovando nel partner del misfatto il compagno di vita e chi, invece, non se ne rammarica ma capisce di amare davvero chi ha al proprio fianco da sempre e che le sue azioni sono state dettate da debolezza, da confusione, da ragioni che a parole nessuno sarà mai in grado di spiegare.
Esistono poi il perdono o l'odio eterno e il rancore per un'azione che magari ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha immaginato o desiderato di compiere ma è stato troppo codardo per spingersi oltre e vedere cosa sarebbe successo; per chi ha tradito e, ultimo ma non per importanza, per se stessi.
L'amore è amore, in ogni sua forma e Marco e Laura amano Sara e Alessandro, ma ciò che provano l'uno per l'altra supera forse il legame matrimoniale...in ogni caso hanno amato, due volte.
IL MIO GIUDIZIO
Alla prossima recensione!
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