2021-02-03

"INNAMORARSI A VIRGIN RIVER" di ROBYN CARR

Bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:

La cattiveria dell'umanità non conosce rivali ed è in grado di amputare un arto al più tenero e delicato orsacchiotto di pezza che esista.
Quel peluche senza una gamba a cui nessuno importa potrebbe rappresentare però una donna che soffre, ricoperta di ferite che non hanno il tempo di cicatrizzare perché lacerate di nuovo, ancora e ancora...e nemmeno in tal caso interesserebbe a qualcuno.
Se fa male, non è amore!

LA COPERTINA

La violenza non conosce barriere e spesso possiede le chiavi di casa.
Virgin River, un luogo sperduto nel nulla dove le porte non necessitano di essere chiuse a chiave, è senza dubbio il rifugio perfetto per una giovane donna martoriata e un bimbo che stringe forte a sé Orso, da tempo privo di una zampetta di pezza.

LA TRAMA
Il secondo capitolo della serie Virgin River.
Al termine di una piovosa sera autunnale, John Middleton, detto Preacher, ha finito il suo turno nell'unica locanda presente nella tranquilla Virgin River; ma proprio quando sta per chiudere, sulla soglia compare una giovane donna col suo bambino, spaventata e scossa.
John, nonostante i modi burberi, riesce a far breccia nelle paure di Paige e a scoprire che è in fuga dal marito violento.
Senza la minima esitazione decide di prendere lei e il piccolo Christopher sotto la sua ala protettrice, in modo che nessuno possa più far loro del male.
Ben presto, però, stando a stretto contatto, i due si accorgono che tra loro sta nascendo un sentimento e, quando la donna si trova nuovamente in una situazione di pericolo, Preacher non ha dubbi che valga la pena lottare per raggiungere la felicità più profonda.

IL LIBRO
Titolo: Innamorarsi a Virgin River
Autrice: Robyn Carr
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 307
Versione cartacea: €8,90 (comprende anche "La strada per Virgin River)
Versione digitale: €4,99
Genere: narrativa, romanzo rosa, romanzo contemporaneo
Scrittura: Orso è tornato a camminare...
Robyn Carr non maneggia una penna, ma ago e filo con cui cuce ogni ferita, anche quella di un arto di peluche amputato.

LA RECENSIONE
"Innamorarsi a Virgin River" è il sorriso che torna a incurvare le labbra di chi si è regalato una seconda occasione.

John Middleton ha paura di se stesso.
La scomparsa del padre quando ancora era in fasce e perdere la madre, di cui conserva un vivido ricordo avvolta nella sua camicia abbottonata fino al collo, a soli diciassette anni spingono il giovane ragazzo a cercare una valida ragione per alzarsi dal letto ogni mattina.
Il bisogno di lasciare un segno e fare qualcosa di importante per qualcuno vengono accolti dall'esercito americano che lo forma per la vita, ironicamente parlando dal momento che il suo compito è toglierla al nemico, e ben presto anche da Jack Sheridan, il suo sergente maggiore destinato a ricoprire anche la carica di migliore amico.
La guerra l'ha trasformato, portando a galla tutta la sofferenza a lungo repressa e che trova via di fuga a seguito di un incidente sul campo che potrebbe costargli la capacità motoria se non addirittura la sua esistenza...con le palpebre che calano gettando gli occhi in un buio simile all'oblio, John vede la sua mamma così devota a chi non le ha più permesso di esistere e le lacrime e le urla di dolore escono prepotenti dal suo corpo esanime che viene stretto dal suo nuovo fratello Jack.
Sono passati anni da allora e Virgin River sta curando ogni sua ferita, tra una trota pescata e cucinata e l'altra, peccato che la cittadina non conosca rimedio per la sua stazza spropositata e il suo aspetto spaventoso che a prima vista scoraggia chiunque dall'avvicinarcisi.
Nonostante ciò John è soprannominato, dai tempi della guerra, Preacher e infatti salvare persone in pericolo è la sua missione.

Paige Lassiter è in pericolo.
Cresciuta in una casa dove l'uomo comanda e la donna obbedisce e quando non lo fa viene severamente punita, la giovane ragazza abbandona la madre al triste destino decidendo di trasferirsi in un appartamento di un quartiere non raccomandabile di Los Angeles, insieme alle sue amiche, ritrovando la voglia di sorridere.
Ben presto, il suo cuore si apre a quello di un altrettanto giovane finanziere della città degli angeli e che pare essere uno di loro, giunto nella sua vita per salvarla da un destino volto a seguire le orme della mamma, innamorata e devota a un uomo violento e crudele.
Wes Lassiter ha tutto ciò che Paige, come qualsiasi altra donna, potrebbe desiderare e delle banconote verdi e la promessa di un futuro promettente in una casa enorme la convincono ad abbandonare ancora una volta la recente vita che faticosamente si è ricostruita in uno squallido edificio che può permettersi con il lavoro a tempo pieno di parrucchiera di un grosso centro estetico, che le procura un terribile male alle gambe che con il suo futuro marito potrebbe smettere di provare.
Poco prima delle nozze, Wes in uno scatto d'ira tira un ceffone a Paige e il suo viso si riga di lacrime che scorrono sul rossore e sui graffi di una violenza che lei crede appartenere a un episodio isolato e cammina comunque incontro all'altare, dove l'attende la sua nuova occasione.
La neosposa ricomincia quasi subito a sentir dolere le gambe, quando suo marito la picchia con talmente tanta violenza da costringerla in ginocchio e poi a giacere senza forze sul pavimento della loro sfavillante casa, che Wes riesce a malapena a permettersi con il suo lavoro stressante in Borsa che lo vede costretto ad assumere potenti stupefacenti per dare il meglio di sé.
In una notte di semplice possessione viene concepito Christopher, che sopravvive nel grembo della madre nonostante le numerose percosse e i calci nello stomaco che Wes le infligge speranzoso di uccidere un fardello che non farebbe che gravare sulla situazione economica già precaria, visti gli sfarzi in cui pretende di vivere.
Tre anni dopo la nascita del suo bambino, Paige le ha già tentate tutte per allontanare Wes da loro...ma le ordinanze restrittive, i processi e la prigione non sono sufficienti per farlo desistere dall'ucciderli.
La giovane madre e Chris, con il suo orsetto ferito anch'esso dall'uomo, devono scappare e nascondersi prima che sia troppo tardi...ma dove?

Paige è in fuga dal marito e, all'uscita dell'autostrada, la ricerca di un motel in cui riposare e far riprendere Chris dalla febbre alta la porta a perdersi nell'oscurità che avvolge le montagne e gli alti alberi che contornano il sentiero, fino a che l'entrata illuminata di un bar non le restituisce la speranza svanita nell'ultima curva.
Preacher, sin dal primo istante che quella donna con in braccio il corpicino pallido del figlio varca la soglia del locale, decide di prendersi cura di qualcuno che non sia se stesso nonostante non ne sia capace.

Virgin River e John, giorno dopo giorno, diventano la casa di Paige e Chris.
Wes però ha denunciato la loro scomparsa e li troverà, infondo li trova sempre...
Preacher non si sa spiegare in che modo o per quale motivo quella donna e quel bimbo gli siano entrati fin dentro le ossa, ma è deciso a proteggerli a costo della sua stessa vita e ricorre all'aiuto di Miguel Venezuela, suo commilitone nonché agente di polizia di Los Angeles, per ingannare Lassiter e depistarlo, rimandando il più possibile lo scontro finale e di Brie Sheridan, procuratore distrettuale e sorella minore di Jack, per assicurare a quel violento l'ergastolo.

Il predicatore salverà Paige e Christopher, infondo loro due hanno reso completa la sua vita, dimostrandogli di essere in grado di amare troppo ma mai abbastanza una donna piena di cicatrici e le manine che stringono un orsacchiotto che ora ha una zampa di pezza nuova.

NEL LIBRO
"Non sono il tipo che non ti permetterà di avere le tue opinioni, di rispondermi male se ti va, o di essere di cattivo umore se hai una giornata storta.
Voglio tutto di te: che tu mi chieda di essere trattata bene, sempre, e che ti arrabbi se non lo faccio.
Voglio che tu possa urlarmi contro se ne senti il bisogno. E se scoprirai che non sono quello che vuoi accanto a te per la vita, cercherò di farmene una ragione.
Ma non sopporterei che tu avessi paura di essere te stessa con me. Nel bene e nel male."
Paige non riuscì a trattenere le lacrime. "John...nessuno mi ha mai amata in questo modo."
"Be', io si. Anzi, è il solo modo che conosco.
Amerò ogni parte di te, quella forte e autoritaria, quella timida, quella che ha bisogno di carezze.
Voglio avere tutto di te, non solo la parte che tu credi migliore."
Paige lo baciò e lui le asciugò una lacrima che era scesa sulla guancia.

LA MIA OPINIONE
Meglio il libro del film o della serie televisiva, ricordatelo sempre!

Robyn Carr ha creato una donna con la D maiuscola e questo libro è un inno alla magnifica creatura femminile, che si ritrova a subire qualsiasi forma di violenza.
Ci va coraggio a parlare senza peli sulla lingua di un argomento così delicato e che, giorno dopo giorno, cade in un silenzio orribile nonostante colpisca milioni di donne che popolano questo pianeta e che temono di far sentire la propria voce, abituate a questo silenzio assordante volto a non rendergli la giustizia che meritano.
La penna rosa della scrittrice imprime in parole le botte che macchiano di sangue troppe pelli delicate e concepite per ricevere solo carezze.

"Innamorarsi a Virgin River" possiede però i suoi diffettucci.
Questa è la storia di Preacher e Paige, dove però troppo spesso e per troppe pagine respirano anche gli altri abitanti di Virgin River alle prese con le loro vite.
Da metà libro Mel e Jack, Ricky e Lizzie, Brie e Mike respirano fin troppo e verrebbe voglia di soffocarli!
Si perde molto il filo del discorso, incuriositi dagli altri personaggi che però hanno o avranno un libro interamente dedicato...questo doveva essere solo di Preacher e Paige.

Non conosco nessuno, che popola Virgin River, che meriti di essere felice più di Paige che ha trovato il suo salvatore.
Ricordiamoci sempre che ogni donna, non solo lei, merita un uomo che la ami e non glielo faccia dimenticare.

IL MIO GIUDIZIO





Alla prossima recensione!

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