Bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:
Tutti i grandi sono stati piccoli e pochi, purtroppo, ne conservano il ricordo.
Sarebbe bello poter parlare con i bimbi che siamo stati e domandare se ciò che siamo diventati è ciò che sognavamo di essere un giorno, che poi così lontano non era.
LA COPERTINA
E' proprio vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima e agli occhi di un adulto una semplice nuvola non sarà certo la stessa che ammira un bimbo con il naso all'insù e la boccuccia spalancata, eppure se ci si sforza quella nube anonima prende forma e...in men che non si dica ci si ritrova in cielo insieme a lei, sospesi nel vuoto ma con il cuore colmo.
LA TRAMA
Elia proprio un bambino coraggioso, ma tante domande lo rendono inquieto.
"Perché devo rispettare le regole?", "Come faccio a distinguere cosa giusto da cosa sbagliato?" sono solo alcune.
Fortunatamente sette personaggi lo attendono, nell'universo appena sopra il tetto di casa sua, per guidarlo nell'avventura che gli porter nuova consapevolezza e voglia di vivere.
IL LIBRO
Titolo: Il cangiante mondo di Elia
Autrice: Marta Bolognesi
Editore: Nepturanus Editore
Pagine: 64
Versione cartacea: €18,00
Versione digitale: -
Genere: saggistica, narrativa per bambini
Scrittura: se solo potessi viaggiare nel tempo e tornare nella culla!
Nonostante io abbia ventuno anni, non nascondo che durante la crescita le mie mani non abbiano lasciato scappare via tutta la magia e quel pizzico di polvere stellata si è trasformata nella mia stella sorridente grazie a Marta Bolognesi.
LA RECENSIONE
"Il mondo cangiante di Elia" è il ricordo d'infanzia che ciascuno di noi conserva e ogni tanto rinviene per tornare ad essere piccoli e felici.
Elia non ha ancora trovato il proprio posto nel mondo.
Non riesce a comprendere come mai i suoi genitori lo riprendano in continuazione, fomentando la sensazione di inadeguatezza, per un giocattolo fuori posto o per il suo essere spumeggiante.
Sentire ripetutamente nella testolina l'eco dei rimproveri provenienti dalle voci del suo papà e della sua mamma sta facendo ammattire Elia, che riesce a trovare momentaneamente riparo da quel chiasso assordante scappando dal letto e salendo sul tetto di casa sua con cuscino e copertina.
Il cielo stellato è così immenso da fargli scordare dei suoi problemi, facendolo evadere da quella dimensione che ogni giorno di più lo costringe ad essere la persona che non è e non vuole diventare.
Se solo ci fosse un universo parallelo in cui poter esprimere se stessi, senza aver paura di essere giudicati e ritenuti sbagliati...questo è il desiderio che Elia esprime ammirando esterrefatto una stella cadente, che illumina il cielo al suo veloce passaggio.
Quella cometa è la stella personale di Elia, che sorridendogli gli confida di aver sempre vegliato su di lui e di aver influenzato le sue scelte che l'hanno poi portato a vivere esperienze indimenticabili, come quel giorno che si fece comprare le matite colorate ad ogni costo da sua madre per poi colorare il suo splendido disegno o quando per errore scoprì i cavalli e convinse i suoi genitori ad iscriverlo a equitazione, per comprendere quanto cavalcare lo renda felice e libero.
Il cielo resterà buio ancora per molto e la stella conduce Elia in un viaggio alla ricerca di se stesso e della felicità che incurva perennemente le labbra di un bambino.
Elia forse ha chiuso gli occhi e deve essersi addormentato, perché non è possibile fluttuare in aria raggiungendo le miriadi di stelle che gli umani ammirano dal basso, sentendosi minuscoli.
Le palpebre si chiudono e si riaprono ed è tutto vero! Elia sta volando e la sua stella l'ha condotto nelle vicinanze di un una sfera rocciosa, dai colori caldi e vivaci, illuminato da due fuochi, disseminato di piccole capanne ed una più grossa abitata da un omone dall'armatura scintillante e i muscoli guizzanti, che invita Elia ad afferrare i pesi per allenarsi con lui in vista dell'imminente missione.
Il suo nome è Marte e mostra la forza d'animo al bambino, che in questo momento è più debole e fragile che mai.
Un messaggero dalle scarpette e l'elmetto alati di nome Mercurio porta un po' di leggerezza e brio, incuriosendo Elia ormai stremato dagli esercizi muscolari.
Affaticato, basta alzare la testa ormai leggera e sgombra dalle preoccupazioni per continuare il cammino percorrendo un ponte che collega il pianeta caldo con uno dominato da una brezza rinfrescante e rigenerante.
Nel mezzo del percorso anche Marte si sta riprendendo dalle fatiche, poggiando il capo sulle gambe di una donna bellissima dalla chioma bionda scintillante.
Venere, accortasi della presenza di Elia, si alza in piedi e lo prende per mano conducendolo sulla sfera omonima, regalandogli il benessere di cui necessita da tempo.
Una nuotata per rinfrescare le membra stanche conduce il bambino in una cascata che lo trasporta insieme all'acqua facendolo confluire in un lago, sulla cui riva un vecchietto barbuto scrive seduto ad una scrivania ingombra di papiri.
Giove, scritta l'ultima parola e posto il punto, dedica le sue attenzioni ad Elia conducendolo laddove provengono musica e risa.
Il bisogno di andare in bagno persiste anche in un universo parallelo e l'albero dietro cui trovare riparo spalanca la sua porticina, invitandolo a entrare.
In men che non si dica il paesaggio muta e un tramonto senza fine si lascia ammirare da un uomo seduto su una panchina, Saturno, che sta aspettando Elia per trasmettergli il senso delle regole e di avere una meta definita da seguire senza restare in attesa di qualcosa che altrimenti non arriverà mai.
E' ora di conoscere Sole, che tiene in vita l'intera umanità e prendere qualche raggio ultravioletto stando comodamente spaparanzato a chiacchierare, concedendosi di ammettere a se stesso che il fulcro centrale del suo mondo deve essere proprio lui e nessun altro.
Come qualsiasi medaglia, anche questa ha un'altra faccia e Luna rivela ciò che Sole ha invece taciuto.
Ogni buon viaggio che si rispetti termina con la malinconia, ma anche con la gioia di fare ritorno a casa nelle vesti di una persona rinata e che ha aggiunto al proprio bagaglio nuove scoperte.
Infondo per viaggiare basta solo chiudere gli occhi.
NEL LIBRO
"E' l'abbandono che consente il superamento dei limiti.
C'è un momento per ogni cosa. Un momento per abbandonarsi e un momento per raggiungere nuovi obiettivi. E tutto avviene quando deve avvenire."
Elia non era sicuro di capire proprio tutto. Però, pensava, tutto ciò mi ricorda proprio l'abbraccio.
Se abbraccio chi mi vuole bene e mi lascio riscaldare da quel contatto, poi, quando sono solo, mi sento capace di affrontare qualsiasi sfida.
LA MIA OPINIONE
Chissà perché avevo tutta questa voglia di crescere, quando non c'è niente di più bello al mondo che essere bimbi e allargare le braccia, finché si riesce, per vederci dentro l'infinito.
Da piccola il mio film preferito era "L'apetta Giulia e la signora Vita" e ammiravo incantata il mondo dei bambini, perché colorato e temevo quello degli adulti, dove tutto è grigio e niente e nessuno spicca perché tutto e tutti sono uguali, come se fossero usciti da uno stampo di una fabbrica.
Ero felice di far parte di quella dimensione gioiosa dove i fiori e gli oggetti hanno un volto e parlano...poi senza rendermene conto gli animali del mondo senza età mi hanno portata al varco e sono diventata di un colore pallido, finché non si è uniformato al grigio attorno.
Marta Bolognesi mi ha ridonato il colore.
"Il cangiante mondo di Elia" è la fiaba che ogni essere umano necessita di conoscere, per colmare il proprio cuore.
Non è poi così brutto voler interpretare Peter Pan...dov'è il mio Campanellino?
IL MIO GIUDIZIO
Alla prossima recensione!
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