2018-07-27

Recensione "LEI&LUI" di MARC LEVY


REVIEW
"LEI&LUI" di MARC LEVY


Buon venerdì adorati lettori e bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:

Un paio di giorni fa, mi sono ritrovata a curiosare nella mia libreria, alla ricerca di un bel romanzo rosa, uno di quelli che ti fanno commuovere, sorridere e sospirare ad ogni loro pagina e i miei occhi si sono soffermati sul volume "Lei&Lui", di Marc Levy...sarà stata la scelta giusta?

LA COPERTINA


Con la copertina è subito stato amore a prima vista!
Ogni sua singola caratteristica richiama alla dolcezza e alla spensieratezza di un'incredibile avventura nella Ville Lumière, in compagnia di personaggi esilaranti ed autentici.
Marc Levy guadagna punti già in partenza grazie al titolo, mettendo al primo posto la donna, soprannominata Lei ed inoltre, sempre servendosi del titolo, egli attira la curiosità del lettore, conferendo il giusto mistero alla narrazione e ai personaggi che la dominano.
"Lei&Lui" è una coinvolgente commedia romantica volta alla ricerca di se stessi per le vie più graziose e gli angoli più segreti della città dell'amore e delle seconde occasioni.
Pronti a volare fino a Parigi?

LA TRAMA
Commedia brillante e romantica, "Lei & Lui" è la storia di Mia e Paul, lei attrice inglese di successo con un matrimonio infelice, lui scrittore dalle alterne vicende, fidanzato con la sua traduttrice coreana. Siamo a Parigi, ed entrambe le coppie sono agli sgoccioli. A sua insaputa Paul si ritrova iscritto su un sito di appuntamenti e quando vede Mia per la prima volta non sa che l'incontro è stato organizzato da un amico. I due ricambiano una simpatia e decidono di rivedersi: lui le fa conoscere una Parigi nascosta, serate divertenti in cui nell'aria si respira una certa intimità. Dopo una serie di equivoci divertenti e una separazione provvisoria Mia e Paul si ritroveranno irrimediabilmente innamorati.

IL LIBRO
Titolo: Lei&Lui
Autore: Marc Levy
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 301
Prezzo: €6,90 formato speciale cartaceo & €9,99 formato digitale
Genere: fiction, romanzo rosa
Scrittura: se qualche casa cinematografica ne dovesse trarre un film (e spero vivamente che ciò avvenga), non ci sarebbe nemmeno il bisogno di redigere un copione, poiché la scrittura di Marc Levy è degna di una sceneggiatura da film Oscar, praticamente perfetta!
E' risaputo che leggendo autori stranieri ci si ritrova spesso a leggere il traduttore piuttosto che la penna dello scrittore stesso, ma in questo caso credo che la traduzione sia stata fedelissima all'originale, oppure che anche la penna della traduttrice Manuela Maddamma ci sappia fare...in ogni modo il risultato è pazzesco.
Marc Levy conferisce autenticità ad ogni singola parola, se non addirittura anche ai segni di punteggiatura e ritengo che tale caratteristica non appartenga ad ogni scrittore, bensì ad una cerchia piuttosto ristretta di cui l'autore francese rientra a far parte.
Non sono mai stata a Parigi e, prima di leggere "Lei&Lui", non sarebbe nemmeno stata una delle mie prime mete se avessi potuto decidere di prendere un aereo per qualsiasi destinazione, eppure Marc Levy è riuscito a farmi conoscere le attrazioni più affascinanti e nascoste della Ville Lumière, come se l'avessi realmente visitata e anche a farmene innamorare...quindi, perché no, sono pronta a salire su un aereo con destinazione Parigi e a scoprire, questa volta non addentrandomi nelle pagine di un libro, la città dell'amore con Marc Levy come guida (sogna Irene sogna)!
Non ho mai amato particolarmente la presenza di numerosi personaggi all'interno di una narrazione, poiché la loro presenza spesso si riduce a qualche pagina se non riga e, curiosa come sono, se incontro un nuovo personaggio ci tengo a fare la sua completa conoscenza, cosa che in poche sue apparizioni è pressoché impossibile. Eppure "Lei&Lui" pullula di personaggi che compaiono rare volte (in quelle giuste) e riescono comunque a farsi conoscere, caratteristica che ho adorato e che ha fatto nascere in me il desiderio di leggere di tutti loro in altre creazioni di Marc Levy, sogno che è stato in gran parte realizzato, perché alcuni di essi sono davvero intrappolati in romanzi interamente dedicati a loro e alla loro storia. 
La scrittura di Marc Levy è scorrevole, tant'è che ho divorato il libro in appena due giorni, è armoniosa, in quanto ogni singola scena si lega all'altra creando un filo conduttore indistruttibile, è fresca, esattamente come i messaggini e le lettere che i personaggi si scrivono tra di loro, un autentico diverbio tra tradizione e innovazione, è strabiliante, come solo la visuale della città parigina ammirata dal tetto dell'Opéra Garnier sa essere, è emozionante, come le incredibili avventure che i personaggi vivono nel corso della narrazione ed è autentica, come solo un bel libro sa essere. 

LA RECENSIONE
"Lei&Lui" è dedicato alle anime più romantiche, che credono nelle seconde occasioni.
Questa commedia romantica è dedicata a chi desidera l'amore, quello vero.
"Lei&Lui" è dedicato a chi sogna di baciare la propria anima gemella in cima alla Tour Eiffel.

"Lei&Lui" è ambientato a Londra, a Parigi e a Seul.
Lei è Mia Grinberg, il cui nome d'arte è Melissa Barlow, una giovane attrice inglese di successo nella City, sposata infelicemente con l'attore David Babkins.
Il loro amore, sbocciato anni prima sul set, quando Mia era ancora una debuttante, è ormai incrinato dagli innumerevoli tradimenti del marito, troppo scosso dal fatto che l'allieva abbia superato il maestro e bisognoso dell'affetto di chi, almeno sul lavoro, non potrà mai prevaricarlo.
L'ennesimo tradimento da parte di questa sottospecie di uomo, costringerà Mia ad una scelta: continuare ad annullarsi per elemosinare le attenzioni del coniuge o prendere in mano la propria vita facendone qualcosa di meraviglioso.
Lui è Paul Barton, uno scrittore americano risiedente a Parigi e che riscuote successo solamente in Corea, affiancato da un editore italiano, ma ormai consolidato cittadino francese. 
Da ormai quattro anni si rifugia nella città delle luci, incapace di superare la fobia del volo per tornare a casa, a San Francisco o per raggiungere la donna che ama, Kyong, la sua traduttrice coreana risiedente a Seul, che vede due volte l'anno per soli quattordici giorni.

A pochi mesi dall'uscita del suo ultimo film, Lo strano viaggio di Alice, che la vede recitare sul grande schermo insieme a David, Mia si vede costretta a rimanere affianco al coniuge, per conferire maggior realismo alla coppia da loro interpretata sul set, cercando così di aumentare gli incassi del nuovo film, in cui lei compare, in una scena no e due si, completamente nuda.
Mia non sognava di recitare in pellicole scadenti, ma bensì in opere cinematografiche delicate, emozionanti ed autentiche, riscuotendo così un successo enorme a livello globale anziché limitato solo al Regno Unito, esattamente ciò che il suo agente Creston le promette dopo l'uscita ormai imminente di quella disgustosa pellicola.
Non le rimane che stringere i denti e aspettare...peccato che Mia sia stanca di logorarsi per ciò che la dovrebbe far stare bene e per l'amore che dovrebbe ricevere senza elemosinare, così sparisce dalla scena e sale su un aereo diretto a Parigi, dove vive la sua migliore amica Daisy, proprietaria nonché ottima cuoca del ristorante La Clamada, arroccato sulla collina di Montmartre.

I rapporti a distanza sono complicati e spesso sono la ragione per cui i sentimenti vengono duplicati, a causa dell'assenza della persona che più di chiunque altra al mondo vorremmo al nostro fianco e del ricorso all'immaginazione, per alleviare l'enorme senso di solitudine, perché spaventa.
Paul, quando decise di trasferirsi a Parigi, lo fece per scappare dai primi sentori di celebrità successivi alla pubblicazione del suo primo libro avvenuta in America e piuttosto che barricarsi in casa per cercare di diventare invisibile ha preferito prendere un aereo e allontanarsi di migliaia di chilometri dalle uniche persone che lo abbiano mai amato davvero, i suoi amici Arthur e Lauren.
La loro amicizia, a differenza della relazione fantasma che lo scrittore pare avere con Kyong, continua ad esistere anche dopo anni senza mai vedersi e miglia di inesorabile lontananza.
I suoi amici decidono di fargli una sorpresa, andandolo a trovare a Parigi, con la scusa di voler trascorrere alcune settimane romantiche nella città dell'amore per eccellenza.

Mia e Paul sono entrambi impegnati in una relazione, che si può definire tutto meno che rosea, ma ciononostante si ritengono impegnati.
Il loro cuore è occupato o ameno così credono...
Se David è davvero l'uomo giusto per Mia, allora perché lei, sbirciando nel pc della migliore amica Daisy, decide di iscriversi come lei su un sito di incontri?
Se Kyong è realmente l'amore della vita di Paul, allora tutti dovrebbero accorgersene, ma i suoi due amici Arthur e Lauren decidono comunque di iscriverlo ad un sito di incontri, scrivendo successivamente ad una ragazza di nome Mia, che dice di essere la proprietaria e la cuoca di un grazioso bistrot parigino, invitandola a uscire fuori a cena.
Ed è così che Mia e Paul si incontrano una sera, in un celebre ristorante di Rue  du 29 Juillet. Un primo appuntamento da incubo, poiché nella prima mezzora entrambi sono certi che il reciproco partner sia fuori di testa.
Lui è convinto di essere ad una cena di lavoro, con una potenziale cliente di Arthur, sostituendo l'amico in veste di ex architetto, mestiere che svolgeva quando ancora risiedeva in America.
Lei, invece, è davvero convinta di avere un appuntamento galante con uno sconosciuto incontrato sul web, siccome è stato lui ad invitarla a cena in quel ristorante, inviandole un messaggio tramite il sito di incontri a cui entrambi sono iscritti.
Uno scherzo infelice quello di Arthur e Lauren o più semplicemente un aiuto per rendere la vita di Paul migliore e felice, finalmente?

Ignari che quello sarà il primo di moltissimi altri incontri, Mia e Paul si godono la serata ripartendo da capo, come se il sito di incontri non esistesse e sanciscono un accordo: saranno amici, nulla di più e dopo la serata si richiameranno per vedersi solo se entrambi ne avranno voglia. 
Un'amicizia può trasformarsi in amore?

Una piacevole coincidenza li farà incontrare il giorno dopo: il telefono dello scrittore è finito in qualche modo nella borsa di Mia e così saranno costretti a vedersi per la restituzione dell'apparecchio telefonico.
Un incontro che non conta per il loro patto, così come nemmeno i successivi appuntamenti, una serie innumerevole di equivoci, un arresto, i baci appassionati e un'incredibile avventura a Seul insieme conteranno. 
Allora cos'è a contare davvero?

NEL LIBRO
Lei avanzò sul tetto di zinco dell'Opéra Garnier, scoprendo una vista magnifica di Parigi.
<Perché mi ha portato qui sopra se soffre di vertigini?>
<Perché lei non ne soffre.
Questo panorama è unico al mondo. Continui, la aspetto qui.
Si riempia gli occhi, coloro che hanno avuto la fortuna di ammirare così la Ville Lumière si contano sulle dita di una mano, o di qualche mano al massimo.
Avanti, non si perda nulla di questo spettacolo.
Una sera d'inverno, davanti al camino di un vecchio maniero inglese, racconterà ai suoi amati piccoli Lord la storia di quella sera in cui ha ammirato Parigi dai tetti dell'Opéra.
Sarà così vecchia che avrà dimenticato il mio nome, ma ricorderà di aver avuto un amico a Parigi.>
...
Tornò verso di lui, si tolse il foulard e lo bendò.
Poi, prendendolo per mano, lo guidò sul tetto. Paul si lasciò condurre.
<Sarò egoista> disse lei restituendogli la vista, <ma come potrei raccontare questo momento ai miei piccoli Lord senza averlo condiviso col mio amico parigino?>
Paul e Mia si sedettero sulla cima del tetto e ammirarono la città.
Cominciò a cadere una sottile pioggerellina.
Mia si tolse l'impermeabile e lo posò sulle spalle di entrambi.

LA MIA OPINIONE
"Lei&Lui" è stata la scelta giusta, esattamente la lettura passionale e dolce che fa commuovere, sospirare e sorridere il lettore, ad ogni sua pagina, che desideravo leggere.
Se ad inizio lettura ero alquanto restia ad affidarmi ad un uomo che scrive rosa per sognare e innamorarmi un'altra volta dell'amore, appena letta la prima pagina non avevo già più dubbi, Marc Levy è un vero e proprio re del romance.

Avete presente quando, per pura coincidenza, inforcate il libro giusto, quello che potrebbe essere scambiato facilmente per lo specchio della vostra anima e del vostro umore? Ecco, "Lei&Lui" ha costituito questa tipologia di lettura, ovvero esattamente quella di cui necessitavo al momento.
Marc Levy non narra solamente una storia, ma ripone anche la sua tra le righe, facilitando l'identificazione del lettore nella narrazione e facendolo diventare così parte integrante di essa al cento per cento.

Leggere "Lei&Lui" costituisce un'esperienza unica, la sua lettura accende tutti i cinque sensi di cui la nostra specie è dotata ed è grazie ad essi che sembra di essere a Parigi con i personaggi, a sorseggiare champagne e mangiare croissant nei Café più celebri della città, sul tetto dell'Opéra Garnier ad ammirare il panorama, tra gli scaffali delle librerie antiche dei arrondissement parigini e in posa per un ritratto realizzato da un caricaturista di Place du Tertre.
Un'avventura unica, poiché a fine lettura vi sembrerà di aver viaggiato davvero e addirittura di aver assistito, come uno spettatore che guarda un film, alla narrazione e di averne al tempo stesso preso parte.

Marc Levy possiede un talento incredibile, la sua penna è d'oro.
Ad essere sensazionale non è solo la narrazione e la possibilità di prenderne parte come spettatore e personaggio, ma anche i rapporti umani presenti al suo interno: le amicizie di lunga durata capaci di superare qualsiasi ostacolo, l'amore capace di sbocciare inaspettatamente dopo aver deluso e spezzato cuori fino a poco tempo prima, le conoscenze che rimarranno superflue ma che in qualche modo fungeranno da fate madrine, i legami instaurati con persone che si pensava di conoscere ma che in realtà non si conoscono affatto e la voglia di vivere che lega tutti i personaggi della storia in modo indissolubile.

Ho adorato "Lei&Lui" in ogni suo aspetto, a partire dalla narrazione e giungendo persino alla posizione scelta dei segni di punteggiatura.
Marc Levy mi ha rubato il cuore.

Dicono che Parigi sia magica, ma anche "Lei&Lui" di Marc Levy non scherza...

IL MIO GIUDIZIO

Marc Levy meriterebbe tutte le stelle del cielo, se non di più!




Alla prossima recensione! (:

2018-07-24

Recensione "SAI TENERE UN SEGRETO?" di SOPHIE KINSELLA

Review
"SAI TENERE UN SEGRETO?"
di SOPHIE KINSELLA

Buon martedì adorati lettori e bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:

Uomini e donne non sono nemici.
Uomini e donne sono anime gemelle.
E, se fossero sinceri fin dall'inizio delle loro relazioni, ce ne renderemmo tutti conto.
Tutto quel fare i misteriosi e i distaccati è un'assoluta sciocchezza.
Tutti dovrebbero condividere i loro segreti fin dal primo istante.
"Sai tenere un segreto?" di Sophie Kinsella, d'altronde, sa quanto possa essere complicato tenere per sé i segreti di qualcun altro...
Assaporate un bicchiere di sherry dolce, più precisamente un Harvey's Bristol Cream, il preferito della protagonista di questa narrazione e scoprite cosa questa lettura ha da nascondere!

LA COPERTINA


Come si può non adorare la grafica, i colori e l'immagine di questa copertina?
Qual è il detto? Mai giudicare un libro dalla copertina, giusto?
Vi confido un segreto...è stata proprio questa a spingermi a leggere "Sai tenere un segreto?".
Il titolo, già di per sé, è in grado di attirare la curiosità di chiunque vi posi gli occhi e si dà il caso che, essendo una ficcanaso di prima categoria, non ho saputo resistere e ho deciso di aprire le porte a quel mondo top secret che il titolo lascia intravedere appena.
Cosa succederebbe se a bordo di un aereo, tratta Glasgow-Londra, seduti affianco ad un misterioso uomo dall'accento americano e su una comoda poltrona in business class, sorseggiando dell'ottimo compagne, l'aereo si imbattesse in una terribile turbolenza da cui sembra non esserci via di scampo?
Io francamente mi farei prendere dal panico, urlerei a squarciagola e maledirei la compagnia aerea e il fatto che qualche pazzo abbia deciso, tra tutte le invenzioni possibili e immaginabili, di creare proprio una scatola pesante tonnellate in grado di fluttuare nel vuoto! 
Mentre Emma Corrigan (decisamente più razionale di me) decide di rivelare tutto di lei, ma proprio tutto, al suo vicino di posto, non avendo la minima idea di quelle che saranno poi le conseguenze, ma infondo credeva di morire e che quell'uomo misterioso sarebbe stata l'ultima persona con cui avrebbe avuto modo di parlare, per cui la perdoniamo!
Siete curiosi di scoprire quali sono i segreti da tenere per voi?
"Sai tenere un segreto?" vi aspetta!

LA TRAMA
Emma Corrigan è una ragazza come tante altre.
Conduce una vita senza grandi scosse, lavora come assistente marketing in un'importante multinazionale, ha un boyfriend simpatico, ma in fondo, come tutte, sogna una vita diversa...
Emma ha un terrore folle dell'aereo e quando, nel suo primo viaggio di lavoro, si trova ad affrontare un volo molto turbolento, non riesce assolutamente a stare calma, il panico si impadronisce di lei, ha paura di morire.
E così, in preda a un incontrollabile nervosismo, racconta tutto di sé al vicino di posto. Un americano che ascolta divertito tutti i suoi segreti più intimi, fino a destinazione.
Emma, naturalmente, sopravvive e il mattino seguente si reca in ufficio, pronta ad accogliere come tutti gli altri colleghi il famoso fondatore della società per la quale lavora, in visita alla filiale inglese.
Quando lui finalmente fa la sua apparizione, riverito da tutti, Emma lo guarda e si accorge con orrore che lui è... l'uomo dell'aereo. E lei gli ha confidato tutto di sé. Con questa dirompente commedia romantica, l'autrice affronta il tema delle relazioni umane e sentimentali. 
Quanto siamo tenuti a dire di noi a chi amiamo? Cosa può comportare aprirsi a degli estranei? 
Sophie Kinsella ci regala una commedia sofisticata e brillante con una nuova irresistibile protagonista che ci farà, ancora una volta, ridere e commuovere.

IL LIBRO
Titolo: Sai tenere un segreto?
Autrice: Sophie Kinsella
Casa editrice: Arnoldo Mondadori Editore
Pagine: 322
Prezzo: €6,90 formato speciale cartaceo & €7,99 formato digitale
Genere: rosa, chick lit, commedia
Scrittura: mai farsi troppe aspettative, neanche se si tratta di una scrittrice così acclamata come Sophie Kinsella.
Dopo aver sentito parlare così tanto di lei, ho finalmente deciso di leggere l'unico suo libro presente nella mia libreria, "Sai tenere un segreto?", riponendo in questo delle aspettative decisamente elevate e che speravo venissero addirittura superate egregiamente, invece...
Vi confesso un segreto, la penna della Kinsella mi ha delusa un po'.
Non fraintendetemi, il suo modo di scrivere è davvero degno di nota, piacevole, frizzante e divertente (tralasciando alcune pecche relative alla traduzione in lingua italiana, di cui la scrittrice non ha colpe, ovviamente), ma il contenuto delle sue parole, molte volte, ha reso la narrazione surreale, se non del tutto irreale, facendo perdere buona parte dell'interesse al lettore.
Non amo particolarmente le storie d'amore che possono ritenersi già concluse ancor prima che prendano vita e quella creata dalla scrittrice non rientra del tutto in questa categoria fortunatamente, però si ha come l'impressione che la narrazione dovesse svilupparsi in un altro modo rispetto a quello realmente scelto e forse, così facendo, si sarebbe trattato di una storia d'amore di spessore e non da ritenersi possibile solo all'interno di un romanzo rosa, com'è davvero stato.
Inoltre, nonostante alcuni passi del libro sembrino necessitare di più dettagli e attenzioni, molto spesso Sophie Kinsella ha deciso di sorvolare in modo piuttosto frettoloso su buona parte del libro, limitandosi a conferire maggiore importanza a parti della narrazione che, a mio parere, sarebbero anche potute non essere presenti.
Ciononostante la love story di Emma Corrigan e Jack Harper rimane da premiare per la capacità di coinvolgere chi legge nelle peripezie narrate, anche se queste spesso sembrano inserite per non giungere inevitabilmente alla fine, giusto per conferire al libro più spessore di pagine.

LA RECENSIONE
"Sai tenere un segreto?" è dedicato a chi, esattamente come la protagonista, ha sempre avuto la profonda e radicata convinzione di non essere una persona come tutte le altre e che ci sia una fantastica ed eccitante nuova vita che la attende dietro l'angolo.
Questa commedia romantica è dedicata a tutti noi, perché non esiste persona al mondo senza segreti.
"Sai tenere un segreto?" è dedicato a chi vuole imparare a saper custodire un segreto.

"Sai tenere un segreto?" è ambientato, per un breve intervallo di pagine, a Glasgow e in un villaggio dell'Hampshire e, per l'intera narrazione, a Londra, nelle zone di Maida Vale, Islington, Clerkenwell, Mayfair, Clapham, Wandsworth e Bloomsbury.

Emma Corrigan, protagonista indiscussa, è una giovane donna impegnata in una relazione solida e seria (o almeno così si ripete costantemente) con Connor, un ragazzo alto, biondo, occhi azzurri, intelligente e simpatico, incontrato alla Panther Corporation, azienda specializzata in bibite energiche e frizzanti, barrette energiche al cioccolato e abiti sportivi per la quale lei lavora, da poco meno di un anno, come assistente dell'ufficio marketing e lui, con dedizione, come collaboratore dell'ufficio ricerche marketing.
Connor le ricorda tanto Ken, il compagno di Barbie, perché perfetto e decisamente troppo attraente per essere reale e molto spesso, questa sembianza le dà sui nervi, perché lei non potrebbe essere più distante di così dal raggiungimento della perfezione...
Impegnati in una relazione che dura ormai da un anno, la passione tra i due sembra essere svanita totalmente, lasciando spazio alla noia e all'assenza di divertimento e argomenti comuni di cui dialogare, oltre al lavoro.
Il lavoro...un incubo per Emma, che nel giro di appena quattro anni si è vista costretta a cambiare ben tre lavori!
E' davvero così difficile crearsi dal nulla una florida carriera lavorativa, guadagnando un buono stipendio e riuscendo finalmente a estinguere i debiti con suo padre, riuscendo a rendere, almeno per una volta, i suoi genitori fieri di lei?
Infondo lei ha sempre ricoperto un ruolo secondario nella sua famiglia, decisamente troppo impegnata ad accogliere a braccia aperte Kerry, sua cugina, rimasta orfana di madre e che, nonostante sia ormai adulta, continua ad essere lodata dai suoi cari e portata su un piedistallo, lo stesso che schiaccia inesorabilmente la povera Emma.

Così quando il suo capo Paul le chiede gentilmente di recarsi a Glasgow, per concludere un accordo, Emma sente che la sua vita sta andando finalmente nel verso giusto e accetta senza esitazione, non tenendo conto del viaggio in aereo da affrontare per recarsi in Scozia.
Una giornata pessima, a seguito dell'accordo sfumato con l'azienda Glen Oil di cui lei e una lattina di Panther Cola rovesciata addosso a un pezzo grosso della partnership sono colpevoli, sembra trasformarsi nell'apparente ultimo giorno della ragazza, che si vede intrappolata su un aereo, incastrata in una serie di terribili turbolenze senza fine, a cui lei desiste chiacchierando con il suo vicino di posto, un uomo misterioso dall'accento americano, che assiste divertito alla confessione di Emma.
Eh già, perché la ragazza rivela ad un perfetto sconosciuto tutti i suoi segreti, persino quali mutande indossa!
Fortunatamente, Emma e lo sconosciuto sopravvivono al turbolento volo e dall'esatto momento in cui la protagonista poggia di nuovo i piedi sulla terraferma, la sua vita cambierà completamente.
La sua relazione con Connor/Ken, la sua situazione familiare, la sua carriera lavorativa...tutto verrà messo in discussione da un incontro inaspettato alla Panther Corporation.
Uno dei fondatori è in visita alla filiale inglese, dopo essere sparito per tre anni dalla scena: lui è Jack Harper. Lui è lo sconosciuto dell'aereo.

E dopo un paio (o forse un po' di più) di brutte figure in ufficio sotto agli occhi dell'americano Harper, un goccio di Harvey's Bristol Cream prima di un appuntamento a cena con lui in un lussuoso ristorante di Mayfair, una serata passata su una panchina di Clapham a mangiare della scadente pizza e un bacio al gusto di salame piccante, un pullman rosso a due piani disposto a fermarsi a Ellerwood Road, davanti casa di Emma, un sabato lavorativo dedicato alla Giornata della Famiglia passato tra le mura della Panther House a fare l'amore con il capo mentre il giardino è infestato dai membri della famiglia di ogni impiegato, un'intervista in diretta tv seguita da tutta Londra a cui segue tutta una serie di umiliazioni per Emma, un mazzo di fiori di Smythe&Foxe da far invidia al più bello e curato giardino e una serie di litigate, Emma e Jack sono forse pronti a rivelare i loro segreti l'uno all'altra, forse...

La City saprà tenere un segreto, vedendo così sbocciare l'amore tra la divertente londinese Emma e il burbero americano Jack?

NEL LIBRO
Uscendo dall'ufficio, quella sera, mi sento tutta sottosopra, come una di quelle palle di vetro con la neve finta dentro.
Ero un paesino svizzero, perfettamente felice nella mia ordinaria monotonia, quando è arrivato Jack Harper a darmi una scrollata e ora ci sono fiocchi di neve che turbinano ovunque senza sapere dove posarsi.
Insieme a qualche brillantino. Minuscole particelle di segreta e scintillante eccitazione.
Ogni volta che incontro il suo sguardo o sento la sua voce è come se una freccia mi colpisse al petto.

LA MIA OPINIONE
"Sai tenere un segreto" è il primo romanzo, tra i numerosi scritti dalla penna di Sophie Kinsella, che leggo e come prima esperienza è stata alquanto ambigua.

Prima d'ora non mi ero mai imbattuta nella lettura del genere letterario chick lit, una narrazione emersa negli anni novanta, rappresentata soprattutto da scrittrici britanniche e statunitensi e rivolta a un pubblico di donne giovani, single e in carriera e confesso di esserne rimasta ammaliata.
Non si tratta del solito romanzo rosa sdolcinato e strappalacrime (li adoro, non fraintendetemi), bensì di un libro che pare una commedia romantica degna di un film o di una serie tv e che racconta di personaggi autentici e simili a noi comuni mortali, rappresentandoli vulnerabili, emotivi, con dei valori e degli obiettivi da raggiungere, con dei segreti, delle paure e dei sogni nel cassetto e desiderosi di cambiare le proprie esistenze in meglio, con l'aiuto di Cupido e non solo.
Il chick lit è stato un vero e proprio colpo di fulmine, proprio per l'autenticità dei personaggi, dei loro legami affettivi e delle loro vite.
Emma Corrigan, tra tutte le personalità presenti all'interno del romanzo, è senza ombra di dubbio il soggetto più realistico, poiché non possiede una famiglia perfetta, compra i suoi vestiti in negozi di seconda mano (e lo confida solo ai suoi lettori e a Jack sull'aereo), non è fidanzata con quello che crede essere Ken, ma con un normale ragazzo (non troppo afferrato in fatto di sentimenti), ha un'amica d'oro, Lissy, che la sostiene in tutto e per tutto, non possiede il lavoro dei suoi sogni, ma tenta comunque di riuscire al meglio nel suo operato e soprattutto, prova emozioni vere! 
Emma è quel personaggio di carta che riesce a fuoriuscire da essa, pur rimanendo concretamente al suo interno, esattamente come avviene per tutti gli altri personaggi presenti in "Sai tenere un segreto?".
Dunque, ho amato profondamente l'autenticità del genere letterario chick lit, di cui Sophie Kinsella possiede una discreta padronanza.
Ciò che non ho adorato altrettanto è l'artificiosità di gran parte degli avvenimenti presenti nel corso della narrazione (soprattutto a partire dalla disastrosa intervista di Jack, trasmessa in diretta tv mondiale), che paiono messi in piedi con superficialità, giusto per allungare il libro e complicare la storia d'amore tra Emma e Jack.

"Sai tenere un segreto?" è stata una lettura piacevole, inutile dire che l'ho letteralmente divorato in un paio di giorni e questo indica che ovviamente, qualcosa presente nella narrazione, mi ha tenuta incollata alle sue pagine, del resto qualcos'altro, invece, mi ha fatto pensare spesso di chiudere per un secondo il libro e tornare alla realtà.
Ho adorato il genere letterario, l'autenticità dei personaggi e ho detestato assolutamente il nascere della love story di Emma e Jack, poiché tanti particolari la rendono finta e irreale, non facendola uscire dal libro come invece accade per i soggetti della narrazione generale.
Quale storia d'amore nasce incontrandosi solamente un paio di volte in ufficio, uscendo per soli due appuntamenti e continuando a darsi del lei anche dopo il primo bacio?
Come se già questo non fosse abbastanza, a rendere il tutto più irreale vi è il fatto che Jack sa tutto di Emma, ogni singola cosa, ma lei non sa nulla di lui!
Come puoi amare una persona di cui non sai assolutamente nulla e decidere di perdonarla nonostante ti abbia umiliato davanti a tutto il mondo, svelando in diretta tv tutti i tuoi segreti? Andiamo, nemmeno in un romanzo rosa potrebbe accadere e invece Sophie Kinsella riesce a farlo succedere e viene anche lodata per questo da molte scrittrici.
Va bene leggere un libro romantico, narrante di un amore da capo giro che sicuramente non accadrà a chi legge, ma assistere ad avvenimenti così tanto surreali, se non totalmente irreali, non riuscirà mai e poi mai a conquistare il lettore, facendogli dire di voler vivere al posto dei personaggi una simile storia.

"Sai tenere un segreto" è un romanzo autentico per certi versi e artificiale per altri, una contraddizione in termini che riesce a farsi amare dal lettore, ma non pienamente, esattamente come una narrazione che doveva svilupparsi in altro modo o che doveva continuare oltre alle 322 pagine, fornendogli più dettagli e conferendogli più importanza e realismo.

Mentre, lentamente, cammino sulla spiaggia puntellata di sabbia calda e gli unici rumori sono lo scrosciare delle onde e il garrire dei gabbiani (nei miei sogni), la consapevolezza che "Sai tenere un segreto?" mi ha parlato, raccontandomi tutto di sé, si impadronisce di me e mi lascia giusto un pizzico di amaro in bocca, addolcito dal fatto di aver comunque riso, inveito insieme a Emma contro Jack, pianto dal ridere o dalla rabbia o dalla gioia e vissuto un'altra vita grazie a Sophie Kinsella.

IL MIO GIUDIZIO
Spero che incontrando un altro degli scritti di Sophie Kinsella, lei riesca a regalarmi ciò che ancora non ho ricevuto da "Sai tenere un segreto?".


Alla prossima recensione! (: 

2018-07-20

COLLABORAZIONE con LORENZO FOLTRAN

Recensione su richiesta - Collaborazione
"IN TASCA LA PAURA DI VOLARE"
di LORENZO FOLTRAN

Buon venerdì adorati lettori e bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:

Avete paura di volare ed è per questo che rimarrete a casa durante le tanto bramate ferie estive, anziché godervi un meritato riposo, trascorrendo alcuni giorni spensierati in un paradiso terrestre?
Allora riponete in tasca questa vostra fobia e volate alto con la mente leggendo "In tasca la paura di volare", una raccolta poetica che, a fine lettura, vi farà desiderare di preparare la valigia e di salire su un aereo per ritrovare voi stessi.

LA COPERTINA

La raffigurazione di copertina, realizzata da Adriano Foltran, fratello dello scrittore Lorenzo Foltran, è una delle pochissime che possono considerarsi perfette, nella loro semplicità.
"In tasca la paura di volare" è la paura racchiusa in ogni individuo, quel tipo di sentimento che ciascuno di noi vorrebbe rifiutarsi di provare, poiché alimentatore di insicurezza personale, ma senza il quale la nostra essenza non potrebbe esistere, perché per vivere abbiamo bisogno di superare numerosi ostacoli, tra cui le nostre fobie.
Tutti hanno paura e se addirittura Lorenzo Foltran ammette di averne una, quella del volo, allora anche noi tutti possiamo permetterci di esprimere le nostre, poiché solo così facendo, "In tasca la paura di volare" può insidiarsi nel profondo di chi legge i suoi versi, spingendolo a credere che tutto sia possibile, ebbene si...anche riuscire a superare le proprie paure e i propri limiti.
Siete impazienti di affrontarli con l'aiuto di uno scrittore dalla S maiuscola?
Non vi resta che aprire le pagine de "In tasca la paura di volare" ed uscire dalla vostra comfort zone, scoprendo quello che di meraviglioso potrebbe accadere.

LA TRAMA
In tasca la paura di volare è una raccolta di 67 poesie divise in tre sezioni: Donne sparse, I lampioni e nessun altro e In tasca la paura di volare.
“Scostate le fronde ultime, un saluto e ciascuno alla sua strada. Le prime luci, rade (è notte e la più parte dorme) fanno sicuro l'accesso al villaggio.”

IL LIBRO
Titolo: In tasca la paura di volare
Autore: Lorenzo Foltran
Casa editrice: Oèdipus Edizioni
Pagine: 96
Prezzo: consultabile su amazon.it, su iBS e su libreriauniversitaria.it
Genere: poesia
Scrittura: Lorenzo Foltran e la sua penna sono una medicina per l'anima.
Non sono solita leggere raccolte poetiche, le volte in cui i miei occhi hanno incontrato una narrazione in versi si possono tranquillamente contare sulle dita di una mano, ciononostante questo scrittore ed il suo manoscritto hanno fatto breccia nel mio cuore.
"In tasca la paura di volare" possiede ogni singola caratteristica necessaria affinché chi lo legge se ne innamori irrimediabilmente, sarà che sono un'inguaribile romantica e vedo solo il lato sentimentale delle cose, ma queste poesie sono come un fulmine a ciel sereno, come quell'amore che ti colpisce all'improvviso, un vero e proprio colpo di fulmine insomma.
Solitamente, non prediligo la scrittura in versi, bensì quella in prosa, perché più scorrevole, simile alla realtà del parlato quotidiano e autentica, ma questa volta mi devo ricredere, poiché le poesie di Lorenzo Foltran mi hanno accompagnata pagina dopo pagina in una realtà sempre più tangibile, tanto che a fine lettura mi è sembrato di aver vissuto un'altra vita, cosa che attraverso le raccolte poetiche non mi era mai successa.
Lorenzo Foltran è il primo scrittore di poesie ad avermi fatta vivere attraverso poche e semplici parole in versi e talvolta in rima.

LA RECENSIONE
"In tasca la paura di volare" è dedicato a chi necessita di guarire e solo le parole di sessantasette incredibili ed autentiche poesie saranno capaci di lambire la ferita.
Questa raccolta poetica è consigliata a chi generalmente non trascorre il proprio tempo libero leggendo in versi e vuole sperimentare questo tipo di lettura.
"In tasca la paura di volare" è dedicato a chiunque abbia paura.

"In tasca la paura di volare" è una raccolta poetica, divisa in tre sezioni e composta da sessantasette poesie.
Ciascuna sezione, a mio parere, narra di una fase dell'esistenza di Lorenzo Foltran.
Non che i passi della sua esistenza possano considerarsi unicamente tre ovviamente, ma lo scrittore ha voluto intrappolare nei versi i passi più importanti, quei momenti della vita che non appartengono solamente a lui, ma anche a tutti noi, rendendo possibile l'appropriarsi di un componimento, perché possessore della nostra essenza.

Perché canto poemi
e sacrifico carmi sognando donne sparse, stanco di quelle vere? Meduse tra erba e terra, bruciano le parole
con succosi veleni. Figure evanescenti sdraiate su più versi, ninfe, dee, sirene
che seppure non muse, ispirano il volere.
Dal rituale non nasce vino, profumo, miele, ma fumo dalle carni.
La prima sezione, Donne sparse, raccoglie al suo interno varie poesie dominate da differenti nomi di genere femminile, a cui lo scrittore conferisce differente importanza.
C'è Laura, bella e onnipresente come la Luna.
C'è Margherita, delicata come il suo fiore omonimo e a cui troppo spesso vengono rubati i petali per giungere all'ultimo di essi dicendo "m'ama", affascinante come la sua frangetta che a causa del vento lascia intravedere la fronte e talmente importante da riempire una stanza di museo non lasciando vedere altro che lei, nonostante la magnificenza di certe opere d'arte presenti al suo interno.
C'è Chiara, che è già bella senza trucco e che sul palco riempie la scena, come una stella, la più brillante del cielo.
Ci sono tantissime altre donne, se non tutte quelle presenti al mondo, che quando osservano una cosa lo fanno notando i minimi particolari dell'oggetto in questione, che spariscono per poi tornare e dopo sparire di nuovo scomparendo, che fanno spendere quattrini per viverle, che lasciano talmente ammaliati da far perdere il sonno anche all'uomo meno schiavo del loro indiscusso fascino e che semplicemente sono.
In questo passo, un inno al genere femminile in ogni sua manifestazione, Lorenzo Foltran è un foglio bianco e l'unica a scrivere è la personificazione della Donna.

Peccato che non ci siamo incontrati oggi... Eravamo così vicini...
I tre punti alla fine della frase
sono la reticenza
di chi vorrebbe dire ma non dice, sono l’occhio che ammicca,
sono l’allusione, lo sguardo languido. Densi come le stelle,
sono un sistema solare che gira attorno alla sua bocca.
In quei punti sembra esserci tutto
o almeno così pare.
Torno in me, sono tre punti alla fine, anzi, ce n’è solo uno,
limite fermo al termine di tempo:
mai è stato e mai sarà.
La seconda sezione, I lampioni e nessun altro, accoglie al suo interno l'io di Lorenzo Foltran, offrendo l'opportunità al lettore di conoscere l'autore delle poesie che gli permetteranno anche di conoscere se stesso.
Quante volte siamo stati vicinissimi alla verità, finendo poi per non incontrarla?
In questo passo, un labirinto dal quale sarà possibile uscire solamente dopo aver terminato la propria conoscenza e ammissione di paure, Lorenzo Foltran dona l'unica impronta che il libro può lasciare.

Immensa consapevolezza
del tempo che passa,
di quello che resta.
Un biglietto di andata in tasca
vuota, invece, l’altra.
La terza ed ultima sezione, In tasca la paura di volare, intrappola tra i versi l'essenza del libro e di noi stessi e ha come unico fine il raggiungimento della catarsi.
E' possibile entrare dall'uscita?
In questo passo, dove è possibile una risoluzione, Lorenzo Foltran è finalmente pronto a salire su un aereo, riponendo in tasca la sua paura di volare.

Apri, sfoglia il libro e trova il tuo nome tra quello che c’è scritto
o segui la voce, semplicemente
tra i segni e le parole
finché, da suoni diversi, il senhal... d’improvviso comprendi.
È per te quello che dico (non mento) please, believe me for once
mais si tu n’as pas compris ma parole pardonne-moi pour la langue.

Qualsiasi sia la lingua da noi parlata, Lorenzo Foltran sarà in grado di raggiungere il nostro cuore.

NEL LIBRO
E il quinto atto chiude sul cuore il pugno.
Rimangono di lui frammenti dove compiaciuta si specchia.
Dà un’occhiata alla frangetta
e con gesto indifferente, soddisfatta, li disperde.

LA MIA OPINIONE
"In tasca la paura di volare" mi ha guarita, liberata e fatta ricongiungere con l'unica parte di me stessa che non è dominata da lacrime, sconforto, abbandono, insicurezza e tendenza alla depressione (nel caso in cui non l'aveste ancora capito, il mio animo è tutto tranne che colorato e allegro).

Lorenzo Foltran, ai miei occhi, è un mago della scrittura.
Ci sa davvero fare con le parole e con i versi, talmente tanto da avermi fatta appassionare alla sua raccolta poetica, benché io non ami leggere poesie.

"In tasca la paura di volare" è una guida alla felicità.
Ogni singola poesia termina con un punto, quasi come un filo conduttore, che si spezza una volta raggiunta la propria liberazione d'animo.

Le tre sezioni in cui si articola la raccolta poetica di Lorenzo Foltran, permettono al lettore di riconoscersi maggiormente in una sola di esse, poiché simbolo di tre diversi momenti della vita, ognuno dei quali ugualmente meraviglioso ed unico.
La mia sezione preferita è la seconda, I lampioni e nessun altro, perché caratterizzata dalla presenza di moltissimi individui e di nessuno in realtà.
Al mondo siamo tanti, forse troppi, eppure ognuno di noi è solo.
Così come le sezioni, anche le poesie, ciascuna delle quali autentiche e meravigliose, offrono la possibilità a chi legge di trovare la propria, il diamante grezzo su cui lavorare per poter essere davvero felice.
Credo quindi di costituire un'eccezione, poiché non ho un componimento preferito, ma bensì frasi favorite, appartenenti a diverse poesie di tutti e tre i passi.

Di "In tasca la paura di volare" non cambierei assolutamente nulla, nemmeno i segni di punteggiatura.
Questa raccolta poetica, per me, è stata una lettura leggera seppur intensa e profonda, facile da comprendere seppur difficile da affrontare per quanto riguarda alcune tematiche e speciale, poiché unica nel suo genere.
Sono fermamente convinta che non mi capiterà nuovamente di innamorarmi di una raccolta di poesie, perciò i miei complimenti vanno tutti a Lorenzo Foltran, l'unico scrittore di poesie che è stato in grado di farsi adorare dalla sottoscritta.

Dopo aver letto "In tasca la paura di volare" non sono più un foglio bianco riempito a matita, ma un foglio pieno di sbavature e scritte di inchiostro nero.

IL MIO GIUDIZIO









Alla prossima recensione! (: