Bentornati nel fantastico mondo de Lamiavitasonoilibri! (:
La vita non è altro che un mare di impegni a cui crediamo di non poterci sottrarre, trascinati dalla costanza delle onde che non lasciano mai nulla indietro, portando anzi con sé anche quello che dovrebbe rimanere al largo.
Se ci si fermasse per un solo istante, ascoltando il rumore delle onde, tutto si arresterebbe e, forse, si potrebbe udire un battito...quello del proprio cuore, l'unica ragione di vita.
LA COPERTINA
Almeno una volta nella vita, chiunque desidera riavvolgere il nastro per cominciare da capo.
Ci si illude che ciò sia possibile, in fondo il dolore della delusione è inevitabile e alla natura umana piace ferirsi per potersi poi convincere che arriverà ben presto quel qualcuno che rimetterà ogni cosa al proprio posto, dando inizio al film che ci si è sempre immaginati.
Tuttavia la vita non è un film, tantomeno una fiaba a lieto fine e spetta a se stessi salvarsi, da soli, ricominciando proprio da lì, per cambiare il copione e riscrivere quelle poche battute riportate a matita, scegliendo da dove riprendere.
LA TRAMA
Quando Sofia scopre che il suo compagno, Edoardo, l'ha tradita, sente il mondo crollarle addosso: tutt'a un tratto si rende conto di essersi dimenticata di se stessa, di aver trascurato i propri desideri, di non avvertire più quel brivido lungo la schiena.
In fondo, si è accontentata di un amore che lei considerava giusto, ma che l'aveva fatta sentire viva solo all'inizio. A quasi quarant'anni capisce che è giunto il momento di "promettersi il mare", di smettere con la routine che l'ha condotta fin lì e iniziare davvero a inseguire i sogni che ha messo da parte troppo a lungo.
La sua nuova vita, però, la riporta indietro nel tempo, a un'estate di più di vent'anni prima. Aveva diciott'anni, era in vacanza con la famiglia a Riva del Garda, quando durante un violento temporale aveva accettato il passaggio di Enea. Lei era zuppa di pioggia, lui bellissimo e un po' misterioso. Ben presto si erano scoperti diversi eppure incredibilmente affini. Ma, si sa, gli amori di un'estate non durano per sempre.
Eppure, da quel momento il loro è un continuo sfiorarsi e rincorrersi, perdersi e ritrovarsi, e anche quando le loro strade sembravano essersi definitivamente divise, impareranno che la scintilla del vero amore non può mai davvero spegnersi.
IL LIBRO
Titolo: Mi prometto il mare
Autore: Riccardo Bertoldi
Editore: Rizzoli
Pagine: 350
Edizione cartacea: €18,00
Edizione digitale: €9,99
Genere: narrativa, romanzo contemporaneo
Scrittura: si cela un'inappagabile piacere nel correre a piedi nudi sulla sabbia bollente, per poi affondarli nella sabbia affinché l'acqua, spinta dall'irrefrenabile moto, non li sotterrerà sotto ai granelli.
Una volta sollevati i piedi, per qualche istante rimarrà la loro impronta, prima che venga cancellata dall'ondata successiva e si possa ricominciare a camminare in un'altra direzione.
LA RECENSIONE
"Mi prometto il mare" è il sale dell'acqua marina che si deposita sulle cicatrici, un dolore estremamente necessario.
Sofia ha tentato di dare agli altri ciò che vogliono, finendo per perdersi tra le righe di una lettera che ha deciso troppo tardi di dedicare unicamente a se stessa.
Da giovane pare tutto così raggiungibile, a portata di mano...quella stessa mano che ha sfiorato la sua e l'ha tenuta stretta per poi lasciarla sul più bello, quando l'idea di di un futuro in due stava quasi divenendo il presente.
A un certo punto della vita tutto diventa più scuro, il grigiore sembra dire che i colori di un tramonto in spiaggia non giungeranno più e si sceglie di accontentarsi di alcune sfumature, talmente pallide da confondersi con l'oscurità di un'esistenza basata su una menzogna, quella in cui ha vissuto Sofia fino all'alba dei quarant'anni.
Edoardo si è preso tutto ciò che voleva dagli altri, senza degnarsi di ricambiare, finendo per trovare la sua vera natura tra le lenzuola di un letto, non il medesimo che lo ospita ogni notte.
Talvolta non ci si rende conto di non amare una persona, finché non si scopre di poter amare davvero, in modo totalizzante e passionale, anche se ci si è raccontati il contrario fino a quel momento.
Sono trascorsi ormai anni, in cui l'uomo ha tentato invano di accendere un fiammifero zuppo delle lacrime di almeno una delle due anime della coppia, quella che ci ha provato davvero, con tutte le sue forze.
Convinti di poter cominciare da capo, le strade di Sofia ed Edoardo si separano.
Non esiste alcun nuovo inizio, è però possibile riprendere da dove si è rimasti e le orme della donna sono rimaste impresse sulla sabbia di una località turistica di Riva del Garda, dove i suoi passi si sono affiancati per un po' a quelli di qualcun altro, finendo ben presto per poi perderne le tracce.
La stessa pioggia che le ha fatto scontrare Enea molto tempo fa, li ha ormai allontanati da anni e, oltre la tempesta, ci si è messo di mezzo il mare, che ha portato via le loro emozioni, per ridurle a brandelli contro gli scogli.
Sofia, delusa dal presente, sceglie di fare ritorno nel passato, nel tentativo di ricucire le ferite e non solo, magari anche quelle vesti che celano il suo primo amore, scoprendo ben presto che vi è un'enorme differenza tra ricordare e cercare di rivivere dei momenti ormai trascinati via dalle onde.
NEL LIBRO
Rivivere quei momenti è doloroso e salvifico insieme.
Quando riapro gli occhi e incrocio quelli di un uomo seduto poco più in là, un uomo che mi sorride senza secondi fini, ma solo perché qualche volta è bello regalare un sorriso, sento il mio cuore spostarsi dieci centimetri più in alto.
Proprio lì, dove dovrebbe stare.
Questo, anche se ancora non posso saperlo, è stato il primo vero passo avanti per incontrare la nuova versione di me.
L'ho fotografato con gli occhi e me lo sono inciso con cura dentro.
E volevo dire anche a te di farlo.
Quando andrà tutto bene potrai ricordarti da dove è cominciata la tua rinascita, e ti sentirai orgogliosa di avercela fatta.
Non sei sbagliata, e lo so, a volte fai fatica a crederci, ma vai benissimo così come sei: con quelle mani che tremano perché non sono mai state capaci di muoversi in sincrono con il tuo cuore, con quegli occhi che non sanno nasconderti, con la tua voglia di ballare e quella di sognare ancora, anche se le neghi.
Vai bene così: con tutti quei tramonti che devi abituarti a guardare da sola, e le serate in cui ti fai vedere più felice che mai perché un po' hai bisogno di credere che sia davvero così.
Vai bene. Dico davvero.
Non è colpa tua se le persone deludono, promettono e non mantengono, ti fanno promettere di restare e poi non restano, ti illudono e ti disilludono.
Tu invece resta così, resta nel giusto.
Non fare del male perché ti hanno fatto del male, non smettere di credere perché ti hanno fatto perdere la speranza.
Continua a guardare i tramonti da sola, senza smettere mai di aspettare il giorno in cui sarete in due.
E poi ricordati che vali.
Ricordati che quella storia che ti racconti ogni tanto, quella che non potrai più essere felice, quella che forse hai sbagliato ad amare troppo forte, quella che forse la colpa è tutta tua, ecco, è solo un modo per nascondere la tua rara bellezza all'amore che meriti.
Non dimenticarti del valore che hai dentro quei due occhi lucidi.
Rispettati.
Rispetta gli errori e le decisioni che ti hanno portata fin qui.
Rispetta la tua solitudine.
Non riempirla più con occhi poco sinceri.
Abbassa le difese solo con chi lo merita.
Non regalarti a chiunque.
Sei preziosa.
Ricordalo.
Amati così.
Rimani quella sensibile, quella che desidera un amore semplice fatto di un paio di bicchieri di vino, una manciata di giornate al mare e un po' di sole dentro.
Già, il sole dentro.
Tanto, prima o poi, deve per forza smettere di piovere.
...
Leggo queste parole e mi commuovo un po', perché so molto bene quanto si senta sola la donna che le ha scritte.
Vorrei incontrarla e poterle dire che queste notti trascorse a chiedersi se fosse colpa sua sono solo lacrime sprecate.
E che, contrariamente a quanto pensava, ce l'ha fatta.
LA MIA OPINIONE
Contrariamente a ciò che è mia abitudine, mi trovo a parlare di questo libro molti mesi dopo essermici immersa totalmente e irrimediabilmente e, nonostante il tempo trascorso e le altre storie lette e vissute, il ricordo di ciò che "Mi prometto il mare" mi ha lasciato è ancora così vivido e, ahimè, fatico tutt'oggi a parlarne.
I miei più sinceri complimenti a Riccardo Bertoldi per avermi lasciata senza parole, sappi che non succede praticamente mai e che sei il primo uomo ad avermi zittita (e, aggiungerei, anche l'ultimo!).
Nel caso non fosse stato ancora reso noto, ribadisco di avere un'ossessione per l'evidenziatore arancione, intensificata quando i miei occhi si sono posati sulla frase "Ti darò tutto ciò che nei libri hai sempre sottolineato.".
Da allora le scatole di pennarelli si sono moltiplicate a dismisura, nella speranza che arrivasse il principe azzurro, o meglio, arancione con appiccicate in testa tutte le mie citazioni preferite.
Mi duole dirlo, a distanza di anni non è ancora successo...è però arrivato questo scrittore che ha posato la penna esattamente dove io ho posato la punta arancione neon e ora ogni singola pagina è impregnata d'evidenziatore e qualche goccia di lacrime salate.
"Mi prometto il mare" mi ha guarita.
Ho attraversato tutte le fasi post rottura di una relazione, quella con me stessa.
Mi sono odiata e amata, poi di nuovo detestata e infine adorata e ancora insultata ed elogiata, finendo infine per accettarmi.
Dall'accettazione, si sa, fila tutto liscio come una tavola da surf che cavalca l'onda buona e che, nonostante le cadute, continua a cercarla in ogni mare.
Si tratta di un libro che scava dentro, proprio come le onde del mare nella sabbia.
Ed è da quella impronta lasciata dall'assaggio dell'acqua che inizierò a riempire il mio oceano, promettendomi il mare.
IL MIO GIUDIZIO
Alla prossima recensione!